martes, 28 de abril de 2009

Palermo: La Cattedrale

La città di Palermo offre al visitatore una complessa mescolanza di stili architettonici come quello greco-romano, normanno, arabo, islamico, intercalati da innumerevoli elementi barocchi.
Sono ancora visibili i pittoreschi e colorati quartieri e le caratteristiche strade in alcuni tratti basolate, fiancheggiate ora da grandi edifici di recente costruzione, ora da palazzi ricalcanti lo splendido stile liberty, ora da maestosi monumenti che testimoniano lo spessore artistico e culturale di cui tutta la città è ricca.
Tra gli edifici religiosi maggiore rilevanza storica e artistica ha la Cattedrale, sita in corso Vittorio Emanuele, nella piazza omonima.
La Cattedrale, costruita verso la fine del XII secolo per volere dell'arcivescovo Gualtiero Offamilio, presenta un preponderante stile siculo-normanno, movimentato da architetture che nascondono molteplici rimaneggiamenti.
Essa era articolata secondo una pianta basilicale a croce latina alla quale vennero aggiunte, tra il 1781 e il 1801 e su progetto di Ferdinando Fuga (1699-1781), le navate laterali, le ali del transetto e la maestosa cupola.
La sua facciata esterna è chiusa tra due alte torri a bifore e colonnine. Il portale mediano, risalente al 1400, è arricchito da una bifora e dagli stemmi aragonese e del Senato cittadino.
La facciata principale è congiunta alla torre campanaria, di gusto medioevale, da due archi ogivali e presenta un bel portale d'accesso alla chiesa arricchito con i simboli dei quattro evangelisti (un leone, un angelo, un toro e un'aquila).
Il fronte meridionale di stile gotico-catalano presenta tre arcate ogivali e un timpano ornato con elementi gotici.
INTERNO: opera di inenarrabile valore artistico e di minuziose lavorazioni rispecchianti i vari stili delle diverse epoche, esso racchiude molteplici capolavori di maestria locale e siciliana.
In esso spicca la prima cappella della parte destra in cui sono conservati i sarcofaghi dei reali appartenenti alla dinastia Sveva (di Federico II, della moglie Costanza d'Aragona e di Enrico IV) e le tombe di Ruggero II e della figlia Costanza d'Altavilla.
TESORO: vi si accede dalla zona a destra del transetto e custodisce un bastone capitolare con belle incisioni in avorio di arte siciliana del XVII secolo, numerosi monili della regina Costanza d'Aragona come alcuni anelli e la preziosa corona imperiale in oro, incastonata di pietre preziose, perle e diamanti.
CRIPTA: custodisce diverse tombe di vescovi tra le quali spicca un sarcofago di età romana con in rilievo le figure delle nove muse greche e del dio Apollo.