sábado, 31 de enero de 2009

SEGUNDO ENCUENTRO INTERDEPARTAMENTAL SOBRE HISTORIA DE LOS PUEBLOS

“Hacia un reconocimiento de la Historia de los Pueblos y Ciudades de la Provincia de Santa Fe y de la Región Pampeana”.
13 y 14 de Junio de 2009
San José de la Esquina, Santa Fe.
Organizado por el Centro de Estudios Históricos del Departamento Caseros.
Auspiciado por Comuna de San José de la Esquina
Municipalidad de Casilda
Comunas integrantes del Departamento Caseros
Lugar: Escuela de Enseñanza Técnica Nº 476 “Miguel Castellanos”


FUNDAMENTACIÓN:
Ante la respuesta obtenida en el Primer Encuentro Interdepartamental “La Economía Argentina y los Pueblos y Colonias del Sur Santafesino (1860-1930)” y la necesidad de generar un vínculo mayor entre la Historia de la provincia de Santa Fe y la región pampeana, se abre la posibilidad de realizar el Segundo Encuentro Interdepartamental, esta vez abarcando a la totalidad de los departamentos de la provincia nombrada, los departamentos de la provincia de Córdoba, La Pampa y Entre Ríos y los partidos de la provincia de Buenos Aires.
El objetivo principal es lograr el reconocimiento del nexo histórico en comun entre toda la región y el desarrollo de pautas investigativas tendientes a mejorar la comunicación cultural e histórica.

TEMARIO:
Tema 1: LA COMARCA
Toponimia
Población prehispánica
Arqueología
Etnografía
Guardias, fortines y fronteras
Tema 2: PATRIMONIO HISTÓRICO
Patrimonio cultural mueble e inmueble
Arquitectura, elementos históricos, diseño urbano
Patrimonio intangible
Archivos históricos, colecciones
Tema 3: HISTORIAS Y RECOPILACIÓN DE TESTIMONIOS ORALES
Historias de vida
Historias de familias
Creencias populares, producción literaria
Personajes de tipo pintoresco
Tema 4: ORIGEN Y DISTRIBUCIÓN DE LA POBLACIÓN (SIGLO XIX Y XX)
Origen y creación de pueblos y colonias
Asociaciones mutuales y sociales
Formas de trabajo
Comercios e industrias
Conformación de sindicatos, gremios.
Conformación de entidades culturales y de bien público.
Problemáticas políticas
Personajes emblemáticos
Uso y distribución de los espacios públicos y privados

Condiciones para la presentación de trabajos de investigación
FORMATO:
Microsoft Word 97/2000/XP (.doc)
Cantidad de páginas: Mínimo 7 páginas, sin límites para el máximo.
Letra: Arial 11
Párrafo: Interlineado uno y medio.
Hoja: A4
Márgenes: izquierda 2cm, derecha 2 cm, arriba 2cm, abajo 2cm.
Para unificar criterios en cuanto a las formas de citas y bibliografías utilizadas, rogamos lo siguiente: las citas deben realizarse al pie de página y la reseña bibliográfica al final del trabajo presentado.
CITAS:
autor, título del libro, lugar de edición, editorial, fecha de edición, número de página. Si es material de archivo, consignar en qué archivo o base documental fue consultado.
Entrega de ponencias: las mismas deberán ser enviadas por anticipado, en forma definitiva, en formato CD o DVD a las direcciones que aparecen en ésta circular, hasta el día 30 de Mayo de 2009.
Se ruega confirmar con anterioridad la asistencia al Encuentro. Es importante remitir las ponencias dentro de los límites del plazo establecido por esta comunicación. En próximas circulares se confirmarán horarios y cronogramas de actividades, los que quedan supeditados al arribo de trabajos y de fichas de inscripción de asistentes.
Para quienes necesiten alojamiento, se está gestionando el mismo en la Escuela de Enseñanza Técnica Nº 476 de San José de la Esquina (lugar donde se realizará el Encuentro).
Por consultas e información:
Prof. Mariana Lussa
Directora “Museo Guardia de la Esquina”
Presidenta Centro de Estudios Históricos del Departamento Caseros
mariana_lussa@hotmail.com
marianalussa@yahoo.com.ar
Comuna de San José de la Esquina
Rivadavia 434 CP (2185)
TE: (03467) 461015/533
Cel. (03467) 15639781
Prof. Federico Antoniasi
fedeantoniasi@hotmail.com
Jefe de Archivo
Museo “Don Santos Tosticarelli”
Ovidio Lagos y Catamarca CP (2170)
museo@casilda.gov.ar
Te: (03464) 426535.
El Centro de Estudios Históricos del Departamento Caseros ofrece un espacio virtual para intercambiar las dudas y sugerencias previas al Segundo Encuentro Interdepartamental a realizarse los días 13 y 14 de junio de 2009: http://www.puntolocal.info/

viernes, 30 de enero de 2009

Storia della Trinacria


Il simbolo della Trinacria è oggi conosciuto perchè presente nella bandiera della Sicilia ed in quella dell'isola di Man. La sua storia è articolata e, per alcuni versi, ancora avvolta nel mistero, o comunque, nella indeterminatezza, poichè si ricollega alla mitologia. La Trinacria, simbolo della Sicilia, è composta dalla testa della Gorgone, i cui capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio.
Il simbolo della Trinacria è oggi conosciuto perchè presente nella bandiera della Sicilia ed in quella dell'isola di Man. La sua storia è articolata e, per alcuni versi, ancora avvolta nel mistero, o comunque, nella indeterminatezza, poichè si ricollega alla mitologia. La Trinacria, simbolo della Sicilia, è composta dalla testa della Gorgone, i cui capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio.
La Gorgone è un personaggio mitologico che, secondo il poeta greco Esioso (VIII - inizio VII secolo a.C.), era ognuna delle tre figlie di Forco e Ceto, due divinità del mare: Medusa (la Gorgone per antonomasia), Steno (la forte), Euriale (la spaziosa). Avevano zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d'oro, serpenti sulla testa e nella vita, abitavano presso le Esperidi (figlie di Atlante, abitanti presso l'isola dei Beati, nella parte più occidentale del mondo), ed erano in grado, con uno sguardo, di pietrificare gli uomini.
Le spighe di grano sono simbolo di fertilità del territorio.
Le tre gambe rappresentano i tre promontori punti estremi dell'isola: capo Peloro (o punta del Faro, Messina), capo Passero (Siracusa), capo Lilibeo (o capo Boeo, Marsala), la cui disposizione si ritrova nel termine greco triskeles e si ricollega al significato geografico: treis (tre) e akra (promontori): da cui anche nel latino triquetra (a tre vertici).
La disposizione delle tre gambe , facendo pensare ad una rotazione, ha portato gli studiosi a risalire fino alla simbologia religiosa orientale, in particolare quella del dio del tempo Baal nel cui monumento a Vega (Beja, in Tunisia) sopra il toro, vi è una Trinacria, oppure a quella della luna, dove le tre gambe sono sostituite da falci.In oriente, in Asia Minore, tra il VI ed il IV secolo a.C. la Trinacria fu incisa nelle monete di varie città, in antiche regioni quali: Aspendo (in Panfilia sul mediterraneo orientale), Berrito e Tebe (nella Troade territorio intorno alla città di Troia, tra lo Scamandro e l'Ellesponto), Olba (in Cilicia tra Armenia e Siria) e in alcune città della Licia (sud ovest, sul mare). Pur in mancanza di riferimenti alla conformazione geografica, il simbolo fu utilizzato anche a Creta, in Macedonia e nella Spagna celtiberica (area centro-settentrionale). Omero, nell'Odissea, alludendo alla forma dell'isola, utilizza il termine Thrinakie, che deriva da thrinax (dalle tre punte).
La tesi sulle origini della Trinacria trovano un riferimento sostanziale nella storia della Grecia antica. I combattenti spartani incidevano nei loro scudi una gamba bianca piegata all'altezza del ginocchio: simbolo di forza. Questa immagine si ritrova nei dipinti sui vasi antichi ed è anche in una monografia del 1863 sull'argomento, scritta dal filosofo tedesco K.W. Goettling.
I normanni, arrivati in Sicilia nel 1072, esportarono la Trinacria nell'isola di Man, che la scelse come simbolo in sostituzione di quello precedente (un vascello) di origine scandinava.
Un esempio della rilevanza simbolica della Trinacria nella storia della Sicilia si è avuta il 30 agosto 1302 con la costituzione dell'isola in Regno di Trinacria a seguito della pace di Caltabellotta, alla conclusione della guerra del Vespro che vide la contesa tra gli angioini ed i siciliani ai quali si allearono gli aragonesi. La titolarità del regno era, dal punto di vista formale, assegnata a Federico II d'Aragona, di fatto era indipendente dal resto dei possedimenti angioini nell'Italia meridionale.
La Trinacria è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda, tra cui l'isola di Man), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia e in quello di Gioacchino Murat, re delle Due Sicilie all'inizio del 1800.
La Trinacria è al centro della bandiera della Sicilia, di colore rosso e giallo in senso diagonale, approvata nel gennaio 2000.
La legge stabilisce che la bandiera siciliana sia esposta all'esterno del Parlamento siciliano (Assemblea Regionale Siciliana), dalla sede della giunta regionale, dalle sedi dei consigli provinciali e comunali, dalle sedi dei presidenti delle provincie regionali e dei sindaci dei comuni, le sedi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, gli edifici in cui sono costituiti seggi elettorali in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento siciliano

jueves, 29 de enero de 2009

Tecnologia e disabilità. Arriva la carrozzella che si guida con la forza del pensiero


Guidare la propria sedia a rotelle con la sola forza del pensiero. Non e' una magia, ne' la scena di un film di fantascienza, ma una rivoluzionaria tecnologia sviluppata dal Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano. Per un obiettivo molto serio: ridare autonomia di movimento a chi l'ha persa, o non l'ha mai avuta, a causa di problemi neurologici.

"La carrozzella studiata al Politecnico di Milano -spiega Matteo Matteucci- e' un ausilio robotizzato che sfrutta un'interfaccia cerebrale chiamata Bci, Brain Computer Interface, per consentire al suo passeggero di comandarla senza utilizzare alcun muscolo, ma solo con l'attivita' cerebrale, rilevata da un elettroencefalografo e interpretata da un programma di Intelligenza Artificiale".

Secondo gli esperti del Politecnico di Milano, la carrozzella-robot e' "un'opportunita' preziosa per chi soffre di Sclerosi amiotrofica laterale (Morbo di Gehrig), paresi, sclerosi multipla e patologie della colonna vertebrale". "Nell'impossibilita' di riparare i danni del sistema nervoso, esistono -spiegano ancora- tre possibilita' per ristabilire le funzioni originarie, con percentuali di successo variabili a seconda della gravita' della patologia: aumentare la funzionalita' dei canali neurologici rimasti illesi, deviare gli impulsi dalle parti danneggiate e, infine, fornire al cervello nuovi canali di comunicazione e controllo della realta' esterna".

Ed e' proprio concentrandosi su questo terzo punto che gli esperti del Politecnico di Milano hanno sviluppato la speciale carrozzella robotizzata con l'utilizzo di un'interfaccia cerebrale non invasiva. Per far funzionare la carrozzella-robot si poggiano degli elettrodi sulla testa del soggetto che 'leggono' l'attivita' elettrica sviluppata dai neuroni, traducendola in comandi di movimento per la sedia a rotelle tramite un'opportuna interfaccia".

"La carrozzella e', infatti, dotata -continua Matteucci- di un processore collegato al sistema di Brain Computer Interface. Su di un monitor vengono visualizzati i 'luoghi' che l'utilizzatore vuole raggiungere. All'utente basta guardare le immagini sul monitor e concentrarsi sul posto in cui vuole essere portato. Il programma 'traduce' in comandi i segnali neurali del cervello facendo dirigere automaticamente la carrozzella nel luogo prescelto".

In particolare, la carrozzella e' dotata di due laser in grado di 'vedere' gli eventuali ostacoli e telecamere puntate sul soffitto 'leggono', invece, speciali disegni che indicano il percorso corretto all'interno di un ambiente chiuso. La possibile evoluzione del progetto, ora a livello solo prototipale, sara' quella di mettere in grado disabili motori non solo di muoversi all'interno degli ambienti domestici, ma di circolare in ambienti aperti, in sicurezza. Infatti, grazie alla dotazione sensoriale, la sedia e' in grado di evitare pedoni, auto o altri ostacoli 'non previsti'.

In un prossimo futuro la carrozzella automatica potrebbe essere alla portata di tutti, il suo costo, infatti, non dovrebbe superare una maggiorazione del 10% rispetto alle attuali carrozzelle motorizzate. Nel Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano si sta mettendo a punto anche una versione piu' avanzata della sedia a rotelle dotata di uno speciale braccio meccanico che permetterebbe di afferrare gli oggetti. E non solo.

Lo stesso principio sfruttato per muovere 'senza muscoli' la carrozzella e' allo studio dei robotici del Politecnico di Milano per consentire di muovere il cursore di un computer senza l'utilizzo del mouse. Info: www.polimi.it
Fonte: ansa

miércoles, 28 de enero de 2009

FAO: LA PROSSIMA CRISI SARA' PER L'ACQUA


ROMA - L'oro blu sarà dietro la prossima crisi globale. Quello dell'acqua è un problema simile ad una bomba ad orologeria innescata che, prima del petrolio e di una nuova impennata dei prezzi delle materie prima agricole, potrebbe deflagrare. E' questo il clima che si respira a meno di due mesi dal Forum Mondiale sull'acqua che si terrà a Istambul, in Turchia dal 16 al 22 marzo, secondo il capo dell'Unità della Fao di Sviluppo e Gestione dell'acqua Pasquale Steduto, che ha fornito i numeri di quella che appare come una guerra annunciata: nel mondo 1,1 miliardi di persone non hanno accesso sufficiente a fonti d'acqua pulita e 2,6 miliardi non dispongono di servizi igienici adeguati. "C'é un'atmosfera di alto rischio di conflitto - ha detto all'Ansa Steduto - come è accaduto nel caso dei prezzi".

La questione dell'acqua è destinata a scoppiare perché la pressione demografica si farà sempre più forte - secondo alcune stime della Fao, entro il 2050 la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi di persone - e la domanda alimentare globale e la richiesta di energia aumenteranno. Gli esperti mondiali del settore sono pronti a sedere al tavolo del Forum Mondiale di Istambul e a scrivere "una dichiarazione di intenti su quella che potrebbe diventare l'agenda tecnica dei governi in materia di acqua - ha aggiunto Steduto - la novità di questo documento sta nel fatto che il governo turco si è impegnato a portarla all'esame delle Nazioni Unite", dove potrebbe essere ratificato.

Le crisi, però, si diffondono più velocemente di quanto possano fare gli esiti degli incontri internazionali e sin da ora economie emergenti come India e Cina avvertono i risvolti preoccupanti della scarsità delle risorse idriche. "Molti fiumi cinesi e indiani non arrivano più al mare, si stanno prosciugando dopo uno sfruttamento eccessivo - ha spiegato Steduto - la conseguenza sarà un aumento delle importazioni, non potendo più soddisfare il fabbisogno alimentare". Ma come è già accaduto per le materie prime agricole, è dietro l'angolo la reazione nazionalista, cioé "l'interesse dei singoli Paesi a difendere le proprie risorse - ha proseguito Steduto - dopo questo passaggio ci si renderà conto che l'unico modo di risolvere questo problema globale, passa dalla cooperazione internazionale".

E' necessario un cambio di rotta, partendo dal settore agricolo che, oggi, assorbe il 70% di tutta l'acqua prelevata da laghi, fiumi e falde acquifere. "Il primo passo è quello di eliminare gli sprechi - ha concluso Steduto - poi quello di aumentare la produttività agricola impiegando la stessa quantità d'acqua. Se si riuscisse a mantenere la stessa produzione agricola con una riduzione dell'1% nel consumo di acqua, questo si tradurrebbe in un aumento del 10% della disponibilità di acqua per altri settori".

Fonte: Ansa

martes, 27 de enero de 2009

XXXI° Convegno Internazionale di Americanistica

Italia - Perugia
5 al 11 de mayo de 2009

El Centro Studi Americanistici-Circolo Amerindiano, fundado en 1977 en Perugia, es una asociación de estudiosos de la americanística, es decir de aquel complejo de disciplinas que, desde distintos puntos de vista científicos, se interesan en las culturas que se desarrollaron en el continente americano, sin límites de espacio ni de tiempo.

Sesiones propuestas:
1. Estudios olmequísticos: olmeca y post-olmeca
Romolo Santoni (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”)
Davide Domenici (Dipartimento di Paleografia e Medievistica, Università di Bologna, Italia)

2. Etnoarquelogía, antropología, etnografía... La Etnoarqueología desde las investigaciones en las Américas
Luisa Vietri (Universitat Autònoma de Barcelona, España – Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, Italia).
Iván Briz Godino (Institució Catalana de Recerca i Estudis Avançats (ICREA) – Institució Milà i Fontanals, Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), España).

3. Formas y funciones en la arquitectura amerindiana
Adine Gavazzi (Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane (CISRAP), Brescia, Italia).
Carolina Orsini (Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco, Milano, Italia).

4. La empresa misionera en el continente americano: contribuciones de antropología, historia e historia de las religiones
Sergio Botta (Sapienza - Università di Roma, Italia)

5. El arte colonial en América Latina
Ewa Joanna Kubiak (Katedra Historii Sztuki, Uniwersytet Lódzki, Polonia).

6. Temas y modelos en los estudios europeos sobre las culturas nativas norteamericanas.
Francesco Spagna (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”)

7. Amazonia indígena
Clarice Cohn (Universidade Federal de São Carlos (UFSCar), Brasil).
Edmundo Antonio Peggion (Universidade Estadual Paulista (UNESP), Brasil).
Paride Bollettin (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” – Università degli Studi di Perugia, Italia).

8. Derechos indígenas: una discusión transnacional
Maria de Lourdes Beldi de Alcântara (Universidade de São Paulo (USP), Brasil – International Working Group for Indigenous Affairs (IWGIA) – GAPK, Brasil – AJI, Brasil).
Simonetta Baldelli (GAPK, Brasil – AJI, Brasil).

9. Signos, símbolos y dinámicas de construcción del territorio indígena
Piero Gorza (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).
Luciano Giannelli (Centro Interdipartimentale di Studi sull’America Indigena (CISAI), Università di Siena, Italia).

10. Dinámicas de poder y construcción de las identidades en América Latina: democracia, ciudadanía, autonomía
Francesco Zanotelli (Centro Interdipartimentale di Studi sull’America Indigena (CISAI), Università di Siena, Italia).

11. Idiomas y problemas lingüísticos de la América indígena
Luciano Giannelli (Centro Interdipartimentale di Studi sull’America Indigena (CISAI), Università di Siena, Italia).
Marina Magnanini (Centro Interdipartimentale di Studi sull’America Indigena (CISAI), Università di Siena, Italia).

12. Migraciones y recorridos de la identidad en el continente americano
Thea Rossi (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” – Università di Chieti, Italia).
Laura Scarabelli (Università IULM, Milano – Centro Studi Interculturali Ariel, Italia).

13. Rostros e imágenes de las Américas: entre genocidio y rescate étnico
Giulia Bogliolo Bruna (Centre d’Études Arctiques (CEAr), École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS), France – Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).

14. Utopías y distopías en las literaturas americanas.
Rosa Maria Grillo (Università di Salerno, Italia – Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).

15. Literatura americana: sesión no temática
Rosa Maria Grillo (Università di Salerno, Italia – Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).
Giulia Bogliolo Bruna (Centre d’Études Arctiques (CEAr), École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS), France – Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).

16. Imaginario y memoria: estudios culturales
Maria de Lourdes Beldi de Alcântara (Universidade de São Paulo (USP), Brasil – International Working Group for Indigenous Affairs (IWGIA) – GAPK, Brasil – AJI, Brasil).

17. Memoria, conocimiento, creencia.
Sofia Venturoli (Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia, Università di Bologna, Italia).
Elena Rossi (Università di Bologna, Italia).

18. Cuestiones de antropología médica en el continente americano
Tullio Seppilli (Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Italia).
Claudia Avitabile (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).
Carlotta Bagaglia (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” – Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Italia).

19. Alimentación y cultura en la América indígena: arqueología, historia y antropología
Davide Domenici (Università di Bologna, Italia).
Alessandra Pecci (Università di Siena, Italia).

20. Historia y educación en América
Maria Cristina Mineiro Scatamacchia (Museu de Arqueologia e Etnologia, Universidade de São Paulo (USP), Brasil).
Célia Maria Cristina Demartini (Museu de Arqueologia e Etnologia, Universidade de São Paulo (USP), Brasil).

21. Antropología de la globalización: transnacionalismo, multiculturalidad, aterritorialidad y seguridad cultural
Eliseo López Cortés (Universidad de Guadalajara (UDG), México).
César Pérez Ortiz (Centro de Investigaciones y Estudios Superiores en Antropología Social (CIESAS), México).

22. La contribución de la antropología física al conocimiento del poblamiento humano del continente americano
Alfredo Coppa (Sapienza - Università di Roma, Italia)

23. Sesión no temática
Manuela Pellegrini (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”).

Contacto : Centro Studi Americanistici-Circolo Amerindiano
Via Guardabassi n. 10 – 06123 Perugia, Italia, C.P. 249 Tel./fax (+ 39) 075 5720716 http://www.amerindiano.org/e-correo: info@amerindiano.org
http://www.amerindiano.org/convegno_1.asp?idconv=31&lingo=ita

lunes, 26 de enero de 2009

Il rigassificatore a Porto Empedocle si farà, via libera della Regione. Alla Sicilia 50 milioni di euro l'anno


La conferenza dei servizi della Regione Sicilia ha dato il via libera definitivo alla costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle. Lo ha annunciato l'ad di Enel, Fulvio Conti. Enel detiene il 90% del progetto, che potrà realizzarsi in "40-50 mesi dall'inizio dei lavori". L'investimento previsto é di circa 600 milioni e il rigassificatore ha una capacità di 8 miliardi di metri cubi di gas, pari a circa il 10% del mercato italiano. L'impianto sarà gestito da Nuove Energie, società partecipata al 90% da Enel e al 10% da imprenditori. "Firmerò il decreto - ha spiegato l'assessore regionale all'Industria Pippo Gianni - non appena Nuove Energie trasferirà la sua sede legale e fiscale da Roma in Sicilia".
Con il trasferimento da Roma in Sicilia della sede legale di Nuove Energie, la holding che costruirà il rigassificatore a Porto Empedocle, la Regione ha stimato di incassare ogni anno circa 50 milioni di euro, come proventi di tasse e imposte, destinati "non a spese correnti ma a investimenti, e una quota per i servizi sociosanitari.
Lo ha detto Gianni, sottolinenando che "la Regione è in grado di soddisfare in tempi rapidi le richieste delle aziende e allo stesso tempo di garantire lo sviluppo del nostro territorio. In soli sei mesi abbiamo rilasciato ad Enel tutte le autorizzazioni necessarie per costruire il rigassificatore". Nel corso della trattativa, l'assessore ha anche chiesto ad Enel di sbloccare la quota inserita nelle bollette dell'energia che pagano i siciliani, destinata a investimenti. Secondo alcuni calcoli, si tratterebbe di circa 7 milioni di euro. Il comune di Porto Empedocle entra nel capitale sociale con la quota dello 0,5%.
"L'inizio dei lavori - ha detto l'amministratore delegato della società, Giuseppe Luzzio - avverrà verosimilmente nel secondo semestre di quest'anno e i lavori dureranno dai quaranta ai cinquanta mesi".
"Utilizzeremo soprattutto gas nigeriano - spiega Conti - ma potremmo fare riferimento anche ad approvvigionamenti da paesi con i quali abbiamo già rapporti come l'Algeria, l'Egitto, il Qatar e gli Emirati Arabi. Questa è una risposta in positivo per difendere l'autonomia degli approvvigionamenti energetici di un paese". Il rigassificatore di Porto Empedocle verrà realizzato dalla holding 'Nuove energie' di cui Enel è proprietaria al 90%, con il restante 10% in mano a imprenditori che hanno partecipato al progetto. "Ora l'approvvigionamento di gas nigeriano, che fa un giro turistico dal nord della Francia - conclude Conti - costa al paese 150-170 milioni di euro in più all'anno".
Confindustria Sicilia valuta positivamente non solo i benefici che questa infrastruttura avrà sull’attuale crisi energetica, ma anche le ricadute che la sua realizzazione avrà sull’occupazione e sul sistema manifatturiero in un periodo di grave recessione. "Così come hanno con tempestività autorizzato l’avvio di un’opera così importante per l’economia siciliana e per la soluzione della crisi del gas, con la stessa celerità crediamo debbano completare l’iter per il via libera al rigassificatore di Priolo", dicono in una nota gli industriali.
La Snam Rete Gas ha accettato la proposta dell'assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, di realizzare in una zona ricadente nel comune di Fondachelli Fantina, in provincia di Messina, la centrale di compressione gas, denominata ‘Sealine’, inizialmente prevista a Monforte San Giorgio.
La centrale assicurerà la spinta per garantire il flusso del gas tra la Sicilia e la costa della Campania.
Nei prossimi giorni i responsabili della Snam, insieme con gli amministratori locali, procederanno a un sopralluogo nelle aree individuate. Verrà, quindi, stipulato un accordo tra l'amministrazione regionale e il gruppo Snam, in raccordo con l’amministrazione comunale di Fondachelli Fantina, per definire le misure compensative in favore del territorio.
All'incontro tra l'assessore Gianni e i responsabili della Snam Rete Gas S.p.A hanno partecipato il sindaco di Monforte San Giorgio (Me), Antonio Romanzo, il vicesindaco di Fondachelli Fantina, Carmelo Citraro, il parlamentare regionale Fortunato Romano, gli assessori al Territorio e all’Ambiente della Provincia regionale di Messina, Gaetano Duca e Pietro Petrella.

domingo, 25 de enero de 2009

L'arte in Sicilia va a ruba. Aumenta il numero di beni culturali trafugati nell'Isola


In aumento i furti d'arte in Sicilia. Nel 2008 sono stati 1697 i pezzi rubati rispetto ai 483 del 2007. È questo il bilancio redatto dai carabinieri del tutela patrimonio culturale. I dati provengono dalla banca dati dei beni culturali trafugati "La statistica mostra un calo dei furti di opere d'arte nei confronti di privati, - afferma una nota - e un sensibile incremento dei furti a nelle chiese nonostante un generale miglioramento dei sistemi di sicurezza e delle procedure di catalogazione informatica dei beni già avviato da tutte le diocesi".

Sono stati recuperati 3609 beni archeologici, 302 pezzi d'antiquariato e un'opera falsificata. Per un totale di 3912 oggetti del patrimonio culturale, quantificabili in un valore commerciale di circa un milione di euro. Diminuite le segnalazioni di scavo clandestino nei siti archeologici siciliani: 25 contro 38 del 2007. Tra le operazioni più significative la scoperta di una necropoli ellenistica ad Agira (Enna) e la denuncia di tre persone. E ancora il ritrovamento di reperti sommersi nel porto di Lipari risalenti ad epoca romana. Tra i recuperi più importanti va segnalato, infine, il sarcofago romano di II sec. d.C., recuperato in Spagna nell'ambito dell'operazione "Ghelas" proveniente da un furto compiuto a Roma.
Fonte: ansa

sábado, 24 de enero de 2009

In Sicilia nasce il Museo dei Viaggiatori


Nasce il Museo dei Viaggiatori in Sicilia. L'esposizione si avvale di uno spazio museologico diviso in tre sezioni. Nella prima sono le incisioni originali delle opere di Jean-Claude Richard de Saint-Non e di Jean Houel riguardanti Siracusa, Ragusa e il territorio ibleo. La seconda riguarda le carte geografiche e il Viaggio; la terza i libri antichi di Sicilia e i testi odeporici. Per l'unicita' del tema trattato il Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide si dilata in ambito regionale dialogando, attraverso un video proiettato nell'apposita sala, con tutti i luoghi che del tour in Sicilia furono mete irrinunciabili.

In tal senso lo spazio museale possiede una progettualita' mirata a realizzare ulteriori e specifici allestimenti. Accanto alle incisioni sono esposte foto di Giuseppe Leone e Lamberto Rubino. Esse propongono lo stato attuale dei luoghi. Ogni immagine presenta una esauriente didascalia affinche' quanto esposto possa essere didatticamente fruito. I libri presenti nell'esposizione possono essere ''sfogliati'' nell'annessa biblioteca mediante consultazione informatica.

La sede del Museo dei Viaggiatori in Sicilia e' Palazzo Vaccaro, un edificio religioso dei Seicento riedificato per uso privato nel secolo XIX. L'immobile si caratterizza per l'impiego della pietra intagliata sia nelle mensole scolpite nella facciata con figure antropomorfiche, sia nelle volte reali del piano terra. Il logo del Museo, tratto da un'incisione di Jean Houel, e' la dea Cibele, la dea viaggiatrice che dall'Anatolia ha attraversato il Mediterraneo ponendo il suo santuario nelle balze rupestri dell'antica Akrai. Un simbolico viaggio per i viaggiatori che in Sicilia vogliono continuare a creare ancora la terra del mito.
Fonte: AdnKronos

viernes, 23 de enero de 2009

SIRACUSA ACOGERÁ EL PRIMER G8 AGRÍCOLA EN ABRIL


Roma, 22 ene (EFECOM).- La localidad italiana de Siracusa (sureste de Sicilia) acogerá del 22 al 24 de abril próximos la primera cumbre dedicada íntegramente a la agricultura del G8, grupo que forman las siete mayores potencias mundiales más Rusia.
Así lo adelantó hoy el ministro de Agricultura italiano, Luca Zaia, quien mañana presentará oficialmente en Roma esta cumbre a la que están previsto que acudan los responsables de políticas agrícolas de EEUU, Reino Unido, Francia, Alemania, Canadá, Italia, Japón y Rusia.
"Estamos orgullosos de acoger la primera cumbre agrícola de la historia del G8. La agricultura vuelve a ser protagonista del escenario económico e internacional. Ofreceremos nuestra contribución para que esta cumbre sea particularmente fructífera y siente las bases para un nuevo desarrollo duradero y sostenible", dijo Zaia en un encuentro con periodistas.
Italia, que acoge en su capital la sede de la Organización de Naciones Unidas para la Agricultura y la Alimentación (FAO), será el país anfitrión, como presidente de turno del G8, de una cumbre que pretende abordar la crisis alimentaria mundial.
Las autoridades italianas invertirán un total de cuatro millones de euros para adecuar las condiciones de Siracusa, patria de Arquímedes, ante un evento de tal magnitud como es la primera cumbre agrícola del G8.
Con esta nueva cumbre, Italia vuelve a dar muestras de su alto grado de compromiso ante la Presidencia de turno del G8, que asumió el pasado 1 de enero y para la que tiene previstas varios encuentros de líderes mundiales.
El G8 de jefes de Estado y de Gobierno se celebrará en la isla de la Magdalena, próxima a Cerdeña, entre los días 8 y 10 de julio, reunión que durará tres días y que comenzará con ocho países y se convertirá el último día en un encuentro oficial de los líderes de veinte estados, entre ellos México y Brasil.
Roma acogerá los próximos 13 y 14 de febrero el G7 de economía, mientras que en la misma ciudad se celebrará el llamado "G8 social ampliado", con la presencia de Brasil y México, desde el 29 y hasta el 31 de marzo.
El G8 de Asuntos Exteriores tendrá lugar en la ciudad de Trieste (extremo nororiental del país) el próximo 26 de junio y está previsto que a finales de mayo la isla italiana de Lampedusa, considerada por muchos inmigrantes la puerta de Italia de entrada a Europa, acoja el G8 de Justicia e Interior.

jueves, 22 de enero de 2009

Siciliani sedentari e in sovrappeso, un quinto ha la pressione alta. Ecco i numeri della situazione sanitaria nell'Isola


Il 39% dei siciliani è sedentario, il 30% fumatore, il 32% è in sovrappeso, il 14% è obeso, il 71% è in trattamento farmacologico e più di un quinto della popolazione siciliana è ipertesa. Sono alcuni dei risultati che emergono da un'indagine dell'Osservatorio epidemiologico dell'assessorato regionale alla Sanità realizzato con interviste su un campione di 973 persone, tra i 18 e i 69 anni, selezionate dalle anagrafi sanitarie delle Asl.

Circa il 27% dei siciliani dichiara di non utilizzare con continuità la cintura di sicurezza e il 95% ritiene basso il rischio infortunistico in casa. Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale in media solo il 23% (contro il 28% nazionale) si è vaccinato lo scorso anno e al 15% dei siciliani non è mai stata misurata la pressione arteriosa.

Dallo studio emerge anche che la carta del rischio cardiovascolare è ancora scarsamente utilizzata dai medici: solo il 7% ammette di avere avuto valutato il rischio cardiovascolare dal proprio medico curante. Il 12% dice, infine, di aver sofferto di depressione, solo il 56% delle donne ha fatto il pap test negli ultimi tre anni e il 47% una mammografia.

SINTESI DEL RAPPORTO “PASSI”
Percezione dello stato di salute:
Il 61% delle persone intervistate ritiene buono o molto buono il proprio stato di salute, mentre solo il 30% dei soggetti con almeno una patologia severa ha una percezione positiva del proprio stato di salute.
Attività fisica: È completamente sedentario il 39% del campione (valore nazionale 28%). I sedentari sono principalmente le persone di 50-69 anni e le donne. In poco più di un quarto dei casi, i medici si informano e consigliano genericamente di svolgere attività fisica.
Abitudine al fumo: Il 30% si dichiara fumatore e il 15% ex fumatore. Quasi tutti gli ex-fumatori hanno smesso di fumare da soli e appena il 2% dichiara di aver smesso grazie ai farmaci. Il 55% dichiara che sul luogo di lavoro viene rispettato il divieto sul fumo, il 36% dichiara che nelle proprie abitazioni è permesso fumare “ovunque” (5%) o in “alcune zone” (31%).
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari: Il 32% del campione è in sovrappeso, gli obesi sono il 14%.(valore nazionale 11%) L’eccesso ponderale è trattato nel 27% dei casi con dieta e nel 59% con la pratica di attività fisica regolare. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo il 7% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno.
Consumo di alcool: Si stima che circa la metà della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche e l’11% abbia abitudini di consumo considerate a rischio. Gli operatori sanitari si informano solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcool consigliando di moderarne il consumo.
Sicurezza stradale: Oltre un quarto (27%) dichiara di non utilizzare con continuità la cintura anteriore (riferimento nazionale 18%) mentre la cintura di sicurezza sui sedili posteriori viene utilizzata solo dall’8% degli intervistati. Il 3% dichiara, inoltre, di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente, il 6% di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza.
Infortuni domestici: La percezione del rischio infortunistico in ambito domestico, in Sicilia, non è elevata: il 95% ritiene questo rischio basso o assente (valore nazionale 91%) . La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli infortuni domestici, da medici o altri operatori sanitari, è limitata al 25%: tra questi, il 34% ha reso più sicura la propria abitazione.
Vaccinazione antinfluenzale: In media, solo il 23% (valore nazionale 28%) delle persone tra i 18 e i 64 anni, con almeno una patologia cronica, si è vaccinata lo scorso anno.
Vaccinazione antirosolia: Il numero di donne suscettibili alla rosolia è ancora molto lontano dal 5% necessario per eliminare la rosolia congenita: infatti la percentuale di donne suscettibili o con stato immunitario sconosciuto è pari al 52%.
Rischio cardiovascolare: Si stima che sia iperteso più di un quinto della popolazione siciliana, tra i 18 e 69 anni; il 71% di tale popolazione è in trattamento farmacologico. Al 15% non è mai stata misurata la pressione arteriosa. Circa una persona su quattro dichiara di avere valori elevati di colesterolemia e, tra questi, il 30% dichiara di essere in trattamento farmacologico. Circa una persona su tre (32%) dichiara di non aver mai misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare è ancora scarsamente utilizzata da parte dei medici: solo il 7% dei 35-69enni intervistati riferisce di aver avuto valutato il rischio cardiovascolare dal proprio medico.
Sintomi di depressione: In Sicilia il 12% (valore nazionale 9%) riferisce di aver avuto sintomi di depressione, per almeno due settimane consecutive, nei 12 mesi precedenti. Sono più a rischio le donne, i meno giovani e le persone con difficoltà economiche o affette da patologie croniche.
Screening neoplasia del collo dell’utero: Anche se solo il 56% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato il pap test negli ultimi tre anni, come raccomandato dalle linee guida., tale percentuale appare in forte crescita rispetto al 2005.
Screening neoplasia della mammella: il 47% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato una mammografia negli ultimi due anni come raccomandato ma tale valore è notevolmente aumentato rispetto al precedente biennio.
Screening tumore del colon retto: l’11% degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci o una sigmoido-colonscopia a scopo preventivo, in significativo incremento rispetto al 2005 quando si registrava appena il 3%.
Fonte: ansa

miércoles, 21 de enero de 2009

CONGRESO NANOTEC2009 EN ROMA


Entre el 31 de marzo y el 3 de abril se celebrará en Roma (Italia) el congreso Nanotec2009.
El evento está organizado por el «Centro Italiano para la Nanotecnología» en cooperación con el Consejo Nacional de Investigación de Italia (CNR) y la agrupación italiana para la nanotecnología Veneto Nanotech. El congreso estará dedicado a una amplia serie de temas relacionados con la nanotecnología, presentará los últimos avances y tendencias internacionales y proporcionará una idea detallada de las actividades perspectivas y necesidades de la nanotecnología en Italia. Temas que se tratarán en este evento: - energía; - medio ambiente; - transporte; - tecnología de la información y las comunicaciones (TIC); - salud y biotecnología; - alimentos y envasados; - seguridad; - mecánica avanzada; - patrimonio cultural; - gobernanza.
Para obtener más información, consulte: http://www.nanotec2009.it/


NANOTEC2009.it:
Nanotecnologie: competitività e innovazione per lo sviluppo industriale
Roma, 31 marzo – 3 aprile 2009
Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Piazzale Aldo Moro

Nanotec2009.it, Convegno Internazionale organizzato congiuntamente da AIRI/Nanotec IT, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Veneto Nanotech, costituisce l’appuntamento annuale dedicato alle nanotecnologie al quale partecipano rappresentanti delle più importanti realtà Italiane impegnate nel settore ed esperti di fama riconosciuta provenienti da vari Paesi. Forte del successo ottenuto da Nanotec2008.it (complessivamente circa 600 partecipanti e quasi 60 oratori),l’evento del 2009 ne amplierà obiettivi, contenuti e finalità mantenendo pero’ lo stesso taglio “application oriented”.

Le nanotecnologie sono annunciate come portatrici di una rivoluzione tecnologica in grado di stabilire nuovi paradigmi in praticamente tutti i settori produttivi e nella vita di tutti i giorni. Nanotec2009.it, con il contributo di rappresentanti del modo scientifico, dell’industria e del mondo economico e istituzionale, si propone di:
• fornire un quadro completo circa attività, prospettive ed esigenze delle nanotecnologie in Italia;
• presentare gli sviluppi più recenti e le tendenze, a livello mondiale, per ciò che riguarda ricerca, applicazioni e “governance”;
• promuovere un confronto tra industria, ricerca, comunità finanziaria ed istituzioni di governo;
• stimolare l’avvio di iniziative di collaborazione, di coordinamento e di sostegno che facilitino e rendanopiù efficace l’attività nel settore.
Le risposte alla “call for papers” saranno selezionate dal Comitato Scientificoe le presentazioni organizzate in sessioni (31 marzo-2 aprile 2009), facenti riferimento alle tematiche seguenti:
Governance delle nanotecnologie
Salute & dispositivi medicali (Nanomedicina)
Sviluppo sostenibile (Energia, Trasporti, Ambiente)
ICT, elettronica, security
Made in Italy (materiali avanzati, agroalimentare, conservazione beni culturali ....)
Una caratteristica distintiva di Nanotec2009.it sarà la giornata dedicata al networking, programmata per il 3 aprile 2009. Sono previsti una serie di presentazioni e incontri preorganizzati one-to-one, volti a promuovere collaborazioni industriali e di ricerca, ai quali parteciperanno esponenti dell’Industria, Istituzioni di Ricerca, e Venture Capitalists, provenienti da vari Paesi.

Frana sottomarina causò terremoto che distrusse Messina


Una frana sottomarina avvenuta al largo di Taormina sarebbe all'origine del disastroso terremoto di Messina del 28 dicembre 1908. Lo ha scoperto un gruppo di geologi dell'università di Roma Tre e dell'università di Messina sulla base dei dati riportati in uno studio del 1910. Come per lo tsunami di Sumatra del 2004, rilevano gli autori della ricerca, molti studiosi erano convinti che la causa di quello di Messina fosse il terremoto stesso, ossia lo spostamento che il fondale marino subì lungo la faglia che produsse il terremoto. La faglia, non ancora identificata, dovrebbe però trovarsi nello Stretto, mentre secondo i ricercatori l'origine dello tsunami sarebbe più lontana in quanto raggiunse Messina circa dieci minuti dopo il terremoto. I geologi hanno quindi analizzato in modo integrato i risultati delle ricerche più recenti sul terremoto del 1908 e, attraverso una tecnica di tracciamento delle onde di maremoto, hanno rielaborato i dati riportati in un libro del 1910 del geografo Mario Baratta. In questo modo hanno rintracciato in una frana sottomarina antistante Taormina e Giardini Naxos la causa più plausibile dello tsunami del 1908. Baratta aveva raccolto nel libro i risultati di interviste in una trentina di villaggi lungo le coste siciliane e calabresi dello Stretto, attraverso i quali era riuscito a definire gli intervalli di tempo tra l'arrivo del terremoto e quello dello tsunami. Con semplici assunzioni sulla velocità dello tsunami, gli studiosi hanno trasformato i tempi riportati nel saggio di Baratta in distanze dalla sorgente dello tsunami e trovato che quest'ultimo si doveva essere generato circa 80-100 chilometri a Sud della città di Messina.

"Il centenario del terremoto arriva in un momento di precarietà e incertezza nel mondo del lavoro, ma anche di gravi eventi, come l'alluvione dei giorni scorsi. Tutte situazioni che aumentano il numero di coloro che attendono ancora un tetto sicuro, intervengano dunque al più presto le istituzioni". Lo ha detto stamani durante il consueto messaggio ai cittadini per il Natale monsignor Calogero La Piana, arcivescovo di Messina. "Qualche secondo, cento anni fa, - ha continuato La Piana - cancellò con unico gesto la vita civile, militare, sociale, culturale e religiosa del popolo di Messina. Quel popolo, oggi, affronta ben altra scossa. Unisco il mio grido a quello di coloro che invocano assistenza e chiedono di non essere abbandonati da chi ha il dovere di intervenire con risposte concrete".
Fonte: 25-12-08 - ansa

martes, 20 de enero de 2009

STORIA DELL'ITALIA

Genti Italiche Le fonti storiche più certe per quello che riguarda il periodo storico antecedente alla fondazione di Roma sono quelle relativa alla Magna Grecia, relative agli insediamenti greci nel meridione della penisola italiana tra il VIII ed il VII secolo a.C.. Le informazioni sulle altre (Genti Italiche), invece, sono abbastanza frammentarie. Gli Etruschi, provenienti presumibilmente dall’Asia Minore, si stabilirono sul versante tirrenico del centro Italia attorno all’800 a.C., creando un forte ed evoluto regno che andava dalla Pianura Padana al meridione. Nel IV secolo a.C. il nord venne invaso dai Celti (comunemente chiamati Galli), mentre il sud conobbe la crescita dei Sanniti, che si stabilirono in Campania. Altre popolazioni sviluppatesi nel centro e sulla costa adriatica furono Osci e Piceni. Nell’area laziale, invece, Latini e Sabini furono i predecessori della civiltà di Roma.

Roma La fondazione di Roma avvenne secondo la leggenda da parte di Romolo e Remo nel V secolo a.C. La civiltà di Roma conobbe una prima fase di espansione sotto il governo dei Re di Roma, che portarono all’unificazione della penisola, completata nel periodo della repubblica. Dopo la vittoria nelle Guerre Puniche contro Cartagine, nel III secolo a.C. anche le principali isole furono sotto il controllo di Roma. Nel I secolo d.C. Roma dominava il Mediterraneo, ma a seguito di alcune lotte interne, si ebbe l’evoluzione da repubblica ad impero. Il governo nei territori controllati da Roma fu caratterizzata dal rispetto delle culture locali e dallo sviluppo economico, anche grazie alla realizzazione di grandi infrastrutture. Nel IV secolo d.C. l’impero conobbe l’inizio di una lunga serie di invasioni barbariche ad opera dei Visigoti, Unni ed Ostrogoti. Per regge l’impatto di questi eventi, l’impero, venne suddiviso in Impero Romano d'Occidente, che però si sfaldò rapidamente, ed in Impero Romano d’Oriente (o Impero Bizantino), che resisté per un ulteriore millennio.

Medioevo Dopo la perdita di unità politica a seguito della fine del controllo di Roma nel V secolo d.C., nella penisola continuarono le invasioni e le lotte interne, che portarono ad una rapida successione di piccoli stati, principati e regni, spesso vittime delle mire espansionistiche delle potenze straniere. L’unica potenza in grado di conservare e continuare la cultura latina fu la Chiesa, sia con il Monachesimo, sia con la creazione di un potere temporale concretizzatosi con nel centro Italia con lo Stato della Chiesa. Questo si dimostrò in grado di contrapporsi a nuove invasioni, come quelle Longobardi, ed all’influenza di altre potenze europee, come quella dei Franchi, dell’Impero Bizantino e del Sacro Romano Impero. Per quanto riguarda il meridione, nell’XI secolo si ebbe l’invasione dei Normanni che riuscirono a sviluppare un forte controllo del territorio, continuato con l’invasione spagnola, al contrario di quanto avveniva con il progressivo sfaldamento del Feudaulesimo al nord.

Rinascimento Ad iniziare nel XI secolo, le turbolenze politiche portarono ad una crescente autonomia delle città italiane del centro-nord, che fu la premessa per la ripresa del commercio e l’industria, con l’inizio di una nuova era di prosperità economica e culturale, che durò fino al XVI secolo e portò al grande sviluppo intellettuale ed artistico del Rinascimento. Per difendere la propria autonomia dall’Impero al nord e dall’invasioni arabe al sud, i Comuni iniziarono a costituire leghe che non furono mai, però, sufficientemente robuste per opporsi all’influenza papale o feudale a causa di forti rivalità interne. Il protrarsi degli scontri tra impero e chiesa, poi, portò nel XIII secolo allo suddivisione di nobili e città nei due schieramenti dei Guelfi e Ghibellini. Altro fenomeno che vide unite motivazioni politiche e religiose furono le Crociate, spinte dalla volontà di contrapposizione verso il crescente potere islamico e di espansione verso i commerci con l’oriente. Per quanto riguarda le forme di governo, si assisteva all’affiancamento di governi legati a famiglie nobili e Signorie (come i Visconti e gli Sforza a Milano, i Gonzaga a Mantova, gli Este a Ferrara ed i Savoia) a forme di governo repubblicane (come a Venezia, Genova e Firenze, quest’ultima prima dell’avvento dei Medici).

Dominazione straniera Nel XVI secolo gran parte degli stati italiano furono sconfitti e conquistai da potenze straniere, quali la Spagna al sud e l’Austria al nord, Tra gli effetti di queste dominazioni vi fu l’asservimento dei territori a forti tasse, che minarono il tessuto economico. Inoltre, l’Italia soffrì lo spostamento dei commerci dal Mediterraneo all’Atlantico ed il blocco dello sviluppo culturale conseguente alla Controriforma, con il risultato dell’inizio di un lento declino. In questa situazione di crisi economica e sociale, la Rivoluzione Francese accese le speranze per un ritorno all’indipendenza dalla potenze straniere, aspirazioni che vennero deluse dal sostanziale assoggettamento alla Francia a seguito delle Campagne napoleoniche. La restaurazione vide la fine anche delle ultime realtà autonome, come Venezia passata all’Austria e la Liguria passata al Regno di Sardegna.

Risorgimento Dopo le campagne napoleoniche, spinte nazionalistiche appoggiate dai Savoia, che videro in queste un’opportunità per l’espansione del Regno di Sardegna, portarono ad una serie di Guerre d’Indipendenza contro l’Impero Austro-Ungarico, grazie anche all’appoggio esterno della Francia. Decisiva fu la Seconda Guerra d’Indipendenza, che, con la spedizione dei Mille al sud e la conseguente discesa da nord dei Piemontesi, riuscì ad unificare sotto i Savoia gran parte della penisola (ad esclusione di Roma) ed a portare alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1861. Nel 1870 anche Roma venne annessa al Regno d'Italia, con l’inizio di una frattura tra stato italiano e Chiesa, conclusasi con i Patti Lateranensi del 1929. La forma di governo proclamata fu quella di una monarchia costituzionale, con un parlamento eletto a suffragio limitato.

Inno di Mameli (Testo di Goffredo Mameli, musica di Michele Novaro)

Fratelli d'Italia, / L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio / S'è cinta la testa,
Dov'è la vittoria? / Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma / Iddio la creò.

R.: Stringiamoci a coorte / Siam pronti alla morte,
Siam pronti alla morte / Italia chiamò

Noi siamo da secoli / Calpesti e derisi,
Perchè non siam popolo, / Perchè siam divisi.
Raccolgaci un' unica / bandiera, Una speme,
Di fonderci insieme / Già l'ora suonò.

R.: Stringiamoci a coorte...

Uniamoci, uniamoci / L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli / Le vie del Signore;
Giuriamo far libero / Il suolo natio;
Uniti, per Dio, / Chi vincer ci può?

R.: Stringiamoci a coorte...

Dall'Alpe a Sicilia / Dovunque è Legnano,
Ogn'uomo di Ferruccio / Ha il cuore e la mano,
I bimbi d'Italia / Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla / I vespri suonò.

R.: Stringiamoci a coorte...

Son giunchi che piegano / Le spade vendute.
Già l'aquila d'Austria / Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia / Bevé col cosacco,
E il sangue polacco, / Ma il cor lo bruciò.

R.:Stringiamoci a coorte...

Regno d'Italia L’inizio del regno vide l’Italia impegnata in una serie di guerre di espansione coloniale in Libia, Somalia, Etiopia ed Eritrea. Nella Prima Guerra Mondiale l’Italia rimase inizialmente neutrale, per poi scendere al fianco degli alleati il 23 Maggio 1915. Alla fine della guerra, l’Italia completò il sua assetto territoriale acquisendo alcuni territori austriaci nel nord-est del paese. Sulla spinta del malcontento dovuto alle difficoltà economiche e sociali del dopoguerra, nel 1922 si assisté alla salita al potere del Fascismo, che relegò il ruolo dei Savoia ad aspetti puramente formali. Nel 1940 l’Italia fu alleata con la Germania nella Seconda Guerra Mondiale contro Francia e Regno Unito, dichiarando con il Giappone nel 1941 guerra a Stati Uniti d’America ed Unione Sovietica. A seguito dell’invasione alleata in Sicilia del 1943, vi fu la caduta del Fascismo e lo schieramento dell’Italia a fianco degli alleati contro la Germania ed i reduci fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Nell’aprile del 1945 le forze nazi-fasciste vennero sconfitte.

Repubblica italiana
Nel 1946 un referendum istituzionale sancì la fine della monarchia e la nascita della repubblica, con una nuova costituzione entrata in vigore il 1 gennaio 1948. Nel 1949 l’Italia aderisce alla North Atlantic Treaty Organization e nel 1955 venne ammessa alle Nazioni Unite. Il 1955 vide la nascita della Comunità Economica Europea, il primo passo verso la realizzazione dell’Unione Europea.

lunes, 19 de enero de 2009

IL PREMIO "ROCCO CHINNICI"

Va quest'anno a Giuseppe Tornatore
17 gennaio 2009
Fonte: SiciliaInformazioni

Verrà consegnato nel giorno dell’anniversario della nascita del magistrato, lunedì 19 gennaio, il premio “Rocco Chinnici” al regista bagherese Giuseppe Tornatore. Il premio, organizzato dalla fondazione Rocco Chinnici e dal Comune di Misilmeri (paese natale del magistrato) "viene tributato annualmente ad una personalità del mondo della cultura, dello spettacolo o dello sport che abbia improntato la propria esistenza, il sapere e l’attività svolta ai principi di legalità e giustizia". Nelle due precedenti edizioni, è stato assegnato all´attore Valentino Picone, divenuto famoso in coppia con Salvatore Ficarra, e al celebre autore televisivo siciliano Michele Guardì.

Durante la mattinata di premiazione, che comincerà dalle 9.30 presso i locali del cinema King di Misilmeri, sono previsti gli interventi del critico Gregorio Napoli, del presidente della fondazione Chinnici Antonino Rametta, dei figli di Rocco Chinnici, Caterina (magistrato) e Giovanni (coordinatore centro studi della fondazione), del presidente della regione Raffele Lombardo e del ministro della giustizia Angelino Alfano.

La premiazione avverrà alle 11.00. Concluderà la mattinata un’esibizione del comico Ernesto Maria Ponte. Hanno assicurato la presenza inoltre Francesco Messineo (procuratore della Repubblica di Palermo), Teo Luzi (comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo), Alessandro Marangoni (Questore di Palermo), Ferdinando Raggi (comandante capitaneria di porto di Palermo), Antonello Antinoro (assessore regionale ai Beni Culturali), Alberto di Pisa (procuratore della Repubblica di Marsala), Francesco Grassi (sostituto procuratore della Repubblica di Termini Imerese), Antonino Dina (deputato A.R.S.), Giancarlo Cannella (assessore alla Cultura della città di Palermo), Antonello Tubiolo (vice presidente del consiglio provinciale di Palermo).

sábado, 17 de enero de 2009

LECTURAS PARA PENSAR Y REFLEXIONAR

Al costado del camino
Escrito por Miguel A. Semán
Viernes, 09 de Enero de 2009 12:43
(APe).- Al Kaeda los tenía amenazados. No importó que Argentina no fuera el mejor lugar del mundo para instalar ese tipo de blancos. Lo trajeron igual. La Secretaría de Turismo aportó al menos 10.000.000 de pesos para no perdérselo y los organizadores aseguraron que el recorrido respetaría el patrimonio arqueológico y paleontológico del país.
Un funcionario del gobierno de La Pampa no se privó de reclamar para su provincia el monopolio de los accidentes fatales que pudieran ocurrir, apelando a la tragedia como la forma más efectiva y barata de promoción del turismo.
Hoy el mismo funcionario dice que su deseo fue sacado de contexto. Lo que él quiso decir, explica, es que si alguien moría trágicamente ojalá lo hiciera en La Pampa. No se le ocurrió pensar, queremos creer, que en el Dakar no sólo mueren participantes sino también espectadores.
Ése fue el caso de Bubakar, el chico guineano de diez años fallecido luego de ser atropellado por una 4x4 en el año 2007, cuando el rally volvió a pasar por el despellejado territorio de su país. La última vez que la caravana de camiones, motos y camionetas había cortado el aire sofocante de Guinea había sido en 1996. En esa oportunidad una nena de nombre ignorado murió atropellada por la moto de un corredor francés.
En su nota “Los niños destructores”, publicada en La Nación el 7 de enero de 2009, Ezequiel Fernández Moores, cuenta que Bubakar fue el noveno espectador muerto en la historia del rally, pero el primero cuyo nombre se conoce. Los anteriores quedaron tan anónimos como cualquier animal muerto al costado del camino.
L’Osservattore Romano, diario oficial del Vaticano, calificó a la competencia como un cínico exhibicionismo de poder y salud en lugares donde la gente muere de hambre y de sed. Veinte organizaciones no gubernamentales reclamaron su supresión por tomar como “terreno de juego un continente destrozado por el SIDA, el hambre y el endeudamiento”. En Dakar el rally es recordado como una caravana que cruzaba el oeste de África dejando una estela de polvo, prostitución y dólares.
Entre nosotros, en medio de la siesta de un verano vacío, camiones y camionetas aparecieron de golpe, cuando ya casi nos habíamos olvidado de ellos, como una tromba de reptiles gigantes y lujosos programados para correr por los bordes de la miseria sin tocarla.
Periodistas recientemente especializados entrevistaban a camioneros y motociclistas extranjeros que sacudían camisetas de la selección argentina y declaraban que nunca antes habían visto un público tan fervoroso como el argentino. Pocas horas más tarde una moto de competición atropellaba a un chico.
En medio del entusiasmo nadie se atrevió a recordar que prácticamente ningún país desarrollado estaba dispuesto a permitir el paso del ejército depredador por su territorio. Y eso sin contar la amenaza de Al Kaeda que provocó la suspensión del rally el año pasado.
Arqueólogos y ambientalistas sostienen que esta marcha enloquecida por la inhóspita meseta de Somuncurá, por ejemplo, un ecosistema diferente y aislado, dejará cicatrices que alterarán para siempre la cara de la tierra. Los mapuches por su parte, también deberán resignarse a ver pasar por el desierto de Atacama la caravana de la estupidez, el sonido y la furia.
Aquella expresión de deseos del funcionario pampeano, tal como se la conoció, vino sólo a enunciar una vieja premisa que los argentinos a lo largo de la historia parecemos empecinados en cumplir: Si algo malo tiene que pasar en el mundo es mejor que nos pase a nosotros.

viernes, 16 de enero de 2009

SICILIANOS EN UNIDAD Y ACCIÓN

Ayer jueves 15 de enero en la Asoc. Siciliani nel Mondo se llevó a cabo el primer encuentro de las entidades sicilianas agrupadas en el Coordinamento Regionale Rosario de FESISUR contando con la presencia de su presidente, Ing. Carmelo Pintabona, quien se explayó sobre los objetivos y lineamientos que pretende la federación en dicho Coordinamento, basados en el trabajo en bien de la colectividad siciliana regional y en la unidad de acción para poder llevar adelante proyectos y estrategias en el corriente año.
Asimismo, Pintabona anunció el envio de una partida de 3.000.- euros por parte de los "Sicilianos" a las autoridades del Comites Rosario para realizar tareas de remodelación en el Monumento a Garibaldi de dicha localidad, compromiso asumido y honrado por la colectividad siciliana.
Entre otras declaraciones también expreso que se financiará un programa de difusión del Cine Italiano en Rosario y se realizará proximamente un acto oficial de lanzamiento y presentación del Coordinamento Regionale a la colectividad italiana en general en esta circunscripción consular del litoral argentino.
Juan Franchina y José Siciliano, flamantes coordinadores, mostraron su alegría por la significativa adhesión obtenida, ya que todas las entidades sicilianas de la región están dentro de FESISUR.
Desde el Instituto Majorana participaron nuestro pte. Lic. Roberto Meli y su vice. Lic. Hernán Cianciardo quienes entregaron al Coordinador Regional, José Siciliano, un proyecto técnico para montar dentro del Coordinamento, una Oficina de Comercio, Capacitación y Trabajo, teniendo por objeto diseñar y aplicar acciones en dichas áreas.

jueves, 15 de enero de 2009

CLIMA, WORLD WATCH: O SI CAMBIA SVILUPPO O SI MUORE

WASHINGTON - O il mondo entro il 2050 ridurrà in modo drastico la sua attuale capacità di inquinare il pianeta, e in particolare l'attuale emissione nell'atmosfera di biossido di carbonio, oppure andrà incontro a catastrofi epocali: questa la conclusione dell'annuale Rapporto dell'organismo internazionale 'Worldwatch Institute', che ogni anno raccoglie gli interventi di 47 tra i principali studiosi al mondo sui cambiamenti climatici. Secondo il rapporto, intitolato '2009 - Lo stato del mondo - Verso un mondo piu' caldo', la situazione negli ultimi anni è ulteriormente peggiorata, ed è assolutamente necessario arrivare a un nuovo modello di sviluppo basato su produzione e consumo di energia eco-sostenibile. Nello stesso tempo però, sottolinea lo studio, non mancano le opportunità per intraprendere - oggi - iniziative che faranno sentire i loro benefici effetti nei prossimi decenni. "Abbiamo il privilegio di vivere in un momento della storia in cui possiamo ancora evitare una catastrofe climatica che trasformerebbe il pianeta in un ambiente ostile per lo sviluppo degli esseri umani" ha detto il vicepresidente di Worldwatch, Robert Engelman, che ha co-diretto il Rapporto 2009.


Di Luciano Clerico
fonte: Ansa
O si cambia o si muore. Perché un dato è certo: il mondo così come è se continua a svilupparsi secondo i criteri energetici seguiti finora è destinato ad andare incontro "a una catastrofe". Il grido d'allarme viene in questo caso del WorldWatch Institute, organismo internazionale che ogni anno raccoglie in un suo Rapporto ufficiale lo stato di salute del pianeta. Nel rapporto 2009, reso noto a Washington, la conclusione è questa: o il mondo sarà in grado entro il 2050 di ridurre in modo drastico la sua attuale capacità di inquinare il pianeta, abbassando in particolare le attuali emissioni di biossido di carbonio, oppure andrà incontro a catastrofi epocali. A questa conclusione sono giunti 47 tra i principali studiosi al mondo sui cambiamenti climatici. Secondo il rapporto, intitolato '2009 - Lo stato del mondo - Verso un mondo piu' caldò, la situazione negli ultimi anni per quanto riguarda il cosiddetto 'global warming' è ulteriormente peggiorata, ed è assolutamente necessario arrivare a un nuovo modello di sviluppo basato su produzione e consumo di energia eco-sostenibile. Nello stesso tempo però, sottolinea lo studio, non mancano le opportunità per intraprendere - oggi - iniziative che faranno sentire i loro benefici effetti nei prossimi decenni. Avranno un costo complessivo altissimo in termini monetari, gli studiosi stimano la potenziale spesa per la riconversione della produzione di energia alternativa compresa tra i mille e i 2.500 miliardi di dollari all'anno. "Tuttavia - si legge nel rapporto - gli eventuali costi derivanti da mancati interventi sarebbero, col tempo, ancora più alti". Per il Worldwatch Institute è tempo di agire e di bisogna farlo subito. "Abbiamo il privilegio di vivere in un momento della storia in cui possiamo ancora evitare una catastrofe climatica che trasformerebbe il pianeta in un ambiente ostile per lo sviluppo degli esseri umani - ha detto il vicepresidente di Worldwatch, Robert Engelman, co-direttore del Rapporto 2009. Per Engelman "'non ci e' rimasto molto tempo". "Varare un patto globale per salvare il clima del globo richiederà un supporto pubblico di enorme portata - ha sottolineato - e una volontà politica condivisa a livello globale di spostarsi verso l'energia rinnovabile, nuovi modi di vivere, e una scala di valori umani capace di adeguarsi ai limiti della atmosfera". Non c'é altra via. Stando a Worldwatch, è ormai accertato in modo scientifico che il pianeta Terra si è mediamente riscaldato di circa 0,8 gradi dall'inizio della Rivoluzione Industriale a oggi, e il riscaldamento è in buona parte da attribuire alle attività dell'uomo. Un ulteriore grado medio di riscaldamento è potenzialmente prevedibile come conseguenza degli attuali consumi. Per questo secondo i climatologi bisogna correre ai ripari, e fare in modo che il picco di emissioni venga raggiunto prima del 2020, per poi ridurle entro il 2050 per almeno l'85% al di sotto dei livelli del 1990.

miércoles, 14 de enero de 2009

ANDREOTTI CUMPLE HOY 90 AÑOS

Figura clave de la Italia republicana

Roma. 14/01/2009
Su última peripecia política nos dejó a todos boquiabiertos. Era abril del 2006, y Romano Prodi acababa de ganar las elecciones generales por los pelos, cuando Giulio Andreotti, incombustible superviviente de la Primera República italiana, estuvo en un tris de ser elegido presidente del Senado. Tenía 87 años, y sus detractores -esos que le apodan Príncipe de las Tinieblas o Belcebú- le pusieron de vuelta y media por prestarse a una clarísima y aviesa operación del derrotado Silvio Berlusconi para que el nuevo Ejecutivo de Prodi naciera frágil y durase poco.

La famosa frase
"El poder desgasta a quien no lo tiene"Andreotti es autor de una frase célebre en Italia: "Il potere logora chi no ce l´ha" (el poder desgasta a quien no lo tiene). A él nunca le ha faltado, aunque lamenta no haber sido presidente de la República. Ha tenido cuatro hijos con su mujer, Livia Danese, a quien prometió retirarse de la política a los 60 años, en 1979, promesa aún incumplida.

Andreotti no fue elegido, pero ese Senado igualado precipitó la caída del Gobierno en enero del año pasado, y el regreso de Berlusconi al poder en Italia. "Si me eligen, seré presidente del Senado con mucho gusto. Si no, la vida continúa, y yo seguiré siendo senador vitalicio", sentenció en aquella ocasión un Andreotti imperturbable. Y así ha sido. El veterano político democristiano sigue en su escaño, y hoy cumple unos muy bien llevados 90 años, en plena y renovada popularidad por la sardónica película de Paolo Sorrentino 'Il divo'.

Ese es otro de los apodos áulicos de Andreotti, 'Il divo' -es decir, el divino-, en alusión a un ilustre tocayo, Julio César. El estadista romano fue divinizado, y así perciben los italianos a Andreotti, omnipresente durante sesenta años de historia del país.

El divino Giulio ha sido siete veces primer ministro, ocho veces ministro de Defensa, cinco de Exteriores; en dos ocasiones ha ocupado la cartera de Finanzas, en otras dos la de Presupuestos, y en otras dos la de Industria; y también ha sido ministro del Tesoro, y del Interior. Desde 1946 ocupa escaño en el Parlamento, y es senador vitalicio desde 1991.

En esta vida apuró su trago más amargo en 1978, cuando las Brigadas Rojas secuestraron a Aldo Moro, presidente de la Democracia Cristiana. Su correligionario Andreotti era primer ministro y se negó a negociar con los terroristas. Tras 55 días de cautiverio, Moro fue asesinado. "Para Andreotti, la muerte de Moro fue un peso terrible -decía Francesco Cossiga, ex presidente de la República y entonces ministro del Interior, al Corriere della Sera el domingo-. Le recuerdo bien diciéndome, en su despacho del palacio Chigi: ´Sufro mucho, Francesco, y sufro aún más porque nadie cree que yo sufra´".

Andreotti (Roma, 1919), católico de misa diaria, ha arrostrado dos procesos judiciales: uno por presunta implicación en el asesinato de un periodista (fue absuelto) y otro por supuesta asociación mafiosa (absuelto por prescripción). El político, con fundada reputación de factótum del Vaticano en los palacios de la República, ha acumulado un archivo que la leyenda quiere lleno de secretos. Consta de 3.500 archivadores repletos de cartas, documentos, fotos, y contenidos impensables, como una chocolatina de un hotel de la Costa Azul, según asegura Marco Damilano, periodista de 'L´Espresso', que logró echarle un vistazo en el 2007.

"Conozco un poco la vida interna del Estado; muchos secretos no, alguno sí -confesó Andreotti el sábado al diario La Repubblica-. Me los guardo para mí. Nunca escribiría un libro o concedería una entrevista sobre ciertos episodios. El folklore político no me concierne".

Pese a su apodo, Belcebú aspira a ingresar a su muerte en el paraíso ("pero por bondad de Dios, no porque yo lo merezca"). Ha anunciado que no quiere para hoy una fiesta de cumpleaños en público. "Ya hablaremos de fiestas en mi honor cuando cumpla los cien", ironizó, advirtiendo a Italia que piensa seguir en la brecha.

EL EURO NACIO EN 1999 Y ESTA FUERTEMENTE CONSOLIDADO COMO DIVISA

Cumplió 10 años y sigue sumando socios en plena crisis
Los usuarios son ya 330 millones
La moneda única de la eurozona cotiza a 1,41 con el dólar
Julio Algañaraz
Clarín

El euro, la moneda única de la Eurozona o Eurolandia, cumplió diez años de existencia triunfal y va para más en expansión. Muchos europeos, según los sondeos, creen que en 5 o 10 años será la principal moneda de referencia mundial. El 1 de enero de este año, Eslovaquia abandonó la corona y se convirtió en el 16° miembro del área y es tanta la intemperie que ha creado la crisis económica y financiera mundial, que hay una nutrida fila de aspirantes entre los otros socios de la UE de 27 miembros que se agolpan para entrar al exclusivo club de la divisa única.
Como vaticinó un comisario francés de la UE a comienzos de 1999, cuando el euro comenzó a cotizarse en los mercados -aunque recién el 1° de enero de 2002 llegó a los bolsillos de los usuarios-, "Europa tiene una moneda común por primera vez desde la caída del Imperio Romano".
Con la incorporación de los 5,4 millones de entusiastas eslovacos, el área del euro se amplía a 330 millones de los 500 millones de miembros de la Unión Europea.
Cuando el euro comenzó su aventura constituía el 18% del total de los mercados. Ahora ha llegado al 26%. Se ha valorizado en un 20% respecto al dólar, pero la victoria más rutilante la ha conseguido con la libra esterlina. En un año, la orgullosa divisa del imperio británico ha precipitado en más de del 30% y a finales de diciembre la moneda única europea se le puso a la par en las cotizaciones. En Gran Bretaña mastican muy mal la humillación y predomina el orgullo nacional. El 71% de los albiones rechaza pasar de la libra al euro y el propio premier Gordon Brown afirma que ni sueña con asesinar a la gloriosa esterlina.
El euro se ha consolidado y ha resistido los embates espantosos de la crisis. Prácticamente las bolsas han perdido, segun los casos, entre la mitad y el 40% de la capitalización de sus empresas.
La moneda única "protege a la empresas de las volatilidades de las tasas de cambio, como ocurría en el pasado", afirma orgulloso José Manuel Durao Barroso, presidente de la Comisión Ejecutiva de la UE. Recordemos que en 1999 el euro nació por la voluntad de 11 naciones: Alemania, Francia, Italia, Holanda, Austria, Luxemburgo, Belgica, España, Portugal, Irlanda y Finlandia. Suecia y Dinamarca se negaron a dar el gran paso, además de Gran Bretaña. Los daneses están arrepentidos. Después se incorporaron Grecia, Eslovenia, Malta y Chipre.
El euro se cotiza hoy a 1,41 con el dólar pero muchos creen que a finales de 2009 habrá galopado hacia una diferencia de 1,50 o 1,60. Es probable que los europeos recuperen protagonismo en el año que se inicia y promete ser el más riguroso de la crisis mundial. También ayer la presidencia de la UE pasó del superman europeístico Nicolás Sarkozy al campeón de los euroescépticos, el checo presidente checo Vaclav Klaus.
O Klaus modera su rencor contra la UE o será protagonista de una pelea histórica, porque Sarkozy no está dispuesto a apearse de los focos de las candilejas que conquistó en el semestre francés que acaba de concluir.

martes, 13 de enero de 2009

ADDIO A GIORGIO MONDADORI

Martes 13 de enero de 2009. ROMA (ANSA).-
El editor Giorgio Mondadori, que entre 1968 y 1976 presidió el grupo editorial iniciado en 1907 por su padre, Arnoldo, falleció a los 91 años en un geriátrico de Florencia. Tras permanecer dos años como presidente honorario, Giorgio Mondadori se separó del grupo en 1978 y encaró sus propios proyectos, al crear una cadena de diarios en la zona de Venecia.
En 1980 fundó una editorial dedicada a revistas ilustradas, libros de arte y literatura escolar. Entre otras publicaciones, editaba Airone , Bell´Italia , Bell´Europa , In Viaggio , Arte y Antiquariato . Aunque la vendió en 1999, la editorial seguía conservando su nombre. Amaba las bellas artes y era un gran coleccionista de pintura.
Había nacido en 1917 en Ostiglia, lugar de la primera sede de Mondadori. En los años 60, fundó una empresa papelera en Ascoli para suministrar material a los diarios y revistas de la sociedad familiar. Y en 1975 encargó al arquitecto brasileño Oscar Niemeyer que construyera la sede del grupo en Segrate, en Milán. En esa época, participó en la creación del diario La Repubblica . Casado con Nara Panconesi, tuvo tres hijos.
El sepelio se efectuará hoy en el cementerio Monumental de Milán.

CARMELO PINTABONA VISITARÁ ROSARIO

El próximo día jueves 15 de enero visitará Rosario el presidente de FESISUR, Ing. Carmelo Pintabona, a los fines de contactarse personalmente con las asociaciones sicilianas adheridas a la federación desde el Coordinamento Regionale Rosario.
La cita será a las 12.00 hs. en Siciliani nel Mondo (Calle Rioja 4050 casi Avellaneda), donde Pintabona dará enunciados muy importantes para la colectividad.
José Siciliano y Juan Franchina, coordinadores locales, están al tanto de los preparativos del encuentro donde las entidades adheridas podrán expresar todas las inquietudes y planteos.

CONOCIENDO SICILIA: SUS HOMBRES

Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini
Catania, Italia, 3 de noviembre de 1801 - Puteaux, Francia, 23 de septiembre de 1835

Hijo del organista Rosario Bellini, recibió las primeras lecciones de música de su padre y de su abuelo, Vincenzo Tobia Bellini. Bellini fue un niñó prodigio y cuenta la leyenda que a los dieciocho meses era capaz de cantar un aire de Valentino Fioravanti, que comenzó a estudiar teoría musical a los dos años de edad, piano a los tres y que a los cinco era capaz de tocarlo con soltura. Su primera composición data de cuando tenía seis años.
Con una beca que le proporcionó el Duque de San Martino ingresó en Colegio de San Sebastián de Nápoles, donde estudió armonía con Giovanni Furno, contrapunto con Giacomo Tritto y composición con el célebre Nicola Zingarelli.
Compuso música sacra (motetes, misas, etc.), de cámara y sinfónica, pero es la ópera el género musical que le dio fama. Compuso para virtuosos del bel canto, expresión lírica que exige una gran precisión y agilidad vocal. Intentó minimizar las diferencias clásicas entre las partes cantadas y recitadas - arias y recitativos -, manteniendo la tensión dramática.
El estreno de su primera ópera, Adelson e Salvini, se produjo en 1825. Domenico Barbaja, director del teatro de ópera San Carlo de Nápoles y de La Scala de Milán, se interesó por ella, encargándole varias obras posteriormente.
Su obra más difundida es Norma, en la que destaca la muy célebre aria "Casta Diva" donde se conjuntan la gravedad clásica con un apasionamiento muy romántico en la expresión, siendo éste uno de los grandes roles para soprano dentro del repertorio. Durante el siglo XX destacaron en este papel María Callas, que fue la más famosa Norma del siglo; y Joan Sutherland quien recuperó el caracter puramente belcantista del papel, enterrado por los excesos veristas de las generaciones de cantantes anteriores.

Principales óperas
Adelson e Salvini (12 de febrero de 1825 Teatro del Conservatorio di S. Sebastiano, Nápoles)
Bianca e Gernando (30 de mayo de 1826 Teatro San Carlo, Nápoles)
Il pirata (27 de octubre de 1827 Teatro de La Scala, Milán)
Bianca e Fernando (7 de abril de 1828 Teatro Carlo Felice, Génova) (rev. de Bianca e Gernando)
La straniera (14 de febrero de 1829 Teatro de La Scala, Milán)
Zaira (16 de mayo de 1829 Teatro Ducale, Parma)
I Capuleti e i Montecchi (11 de marzo de 1830 Teatro La Fenice, Venecia)
La sonnambula (6 de marzo de 1831 Teatro Carcano, Milán)
Norma (26 de diciembre de 1831 Teatro de La Scala, Milán)
Beatrice di Tenda (16 de marzo de 1833 Teatro La Fenice, Venecia)
I Puritani (24 de enero de 1835 Théâtre Italien, París)