Venerdì scorso, 26 giugno a Rai International, durante il programma Italia World, Piero Badaloni, ha aperto il dibattito sulla riforma della rete consolare presentata dal MAE con una folta delegazione di parlamentari eletti all’estero, a cui si è aggiunta l’intervista al Sottosegretario Mantica e l’intervento telefonico del Presidente del CGIE Dott. Elio Carrozza.
L’on. Giuseppe Angeli, invitato alla trasmissione, pur condividendo, la necessità di riformare la rete consolare del Ministero degli Affari Esteri – ha sostenuto- che tale riforma non debba necessariamente passare attraverso la chiusura degli uffici consolari che svolgono un importante ruolo di collegamento con le comunità degli italiani all’estero.
E’ certo però – commenta Angeli- che una riforma dei rapporti tra il Ministero degli Esteri e le comunità degli italiani all’estero sia necessaria.
Auspico, quindi, - continua Angeli - che il progetto di riforma venga rivisto alla luce di un dibattito vero, e che vada verso il potenziamento dei servizi per le comunità estere e la razionalizzazione delle spese superflue. Penso, quindi, che l’idea di progetto potrebbe anche prevedere il potenziamento dei servizi consolari attraverso degli agenti e rappresentanti consolari nelle città più lontane dagli uffici centrali e l’assunzione di personale amministrativo residente in loco (per ridurre notevolmente i costi) oltre che un rinnovato ruolo di organismi quali il CGIE e i Comites.
L’on. Giuseppe Angeli, invitato alla trasmissione, pur condividendo, la necessità di riformare la rete consolare del Ministero degli Affari Esteri – ha sostenuto- che tale riforma non debba necessariamente passare attraverso la chiusura degli uffici consolari che svolgono un importante ruolo di collegamento con le comunità degli italiani all’estero.
E’ certo però – commenta Angeli- che una riforma dei rapporti tra il Ministero degli Esteri e le comunità degli italiani all’estero sia necessaria.
Auspico, quindi, - continua Angeli - che il progetto di riforma venga rivisto alla luce di un dibattito vero, e che vada verso il potenziamento dei servizi per le comunità estere e la razionalizzazione delle spese superflue. Penso, quindi, che l’idea di progetto potrebbe anche prevedere il potenziamento dei servizi consolari attraverso degli agenti e rappresentanti consolari nelle città più lontane dagli uffici centrali e l’assunzione di personale amministrativo residente in loco (per ridurre notevolmente i costi) oltre che un rinnovato ruolo di organismi quali il CGIE e i Comites.
Comunicato Stampa, G. Angeli, Rosario 30.06.2009
