Sono un repertorio straordinario di 100mila campioni di piante raccolti durante mezzo secolo in cinque continenti. Appartenuti finora a Werner Greuter, famoso botanico ed ex direttore del museo di Berlino-Dahlem, sono stati donati all’Orto Botanico di Palermo che così – aggiungendoli ai 300mila campioni già in suo possesso – si trova adesso ad avere 500mila esemplari, e a diventare il secondo più grande Erbario d’Italia e del Mediterraneo dopo Firenze.
Un patrimonio di valore scientifico inestimabile, e di grande valore economico (soltanto la donazione Greuter è stata valutata 1.6 milioni) che diventerà il perno dell’Erbario del Mediterraneo, istituzione museale che è stata già finanziata con 7 milioni e mezzo di euro dal Consiglio dei ministri nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e per il quale c’è l’impegno della Regione a garantire gli altri 5 necessari a completare l’opera. La sede, una “stecca” di tremila metri quadrati che si trova tra l’Orto Botanico e via Archirafi, è stata già acquisita dalla Regione e vincolata alla destinazione dell’Erbario.
Nell’attesa della realizzazione del grande Erbario del Mediterraneo, che avrà numerose sale espositive oltre che strutture di consultazione per gli studiosi, la collezione Greuter è stata sistemata per famiglie in vetrine nel luogo dove storicamente ha avuto sede l’Erbario di Palermo, l’ala sud-ovest dell’edificio neoclassico conosciuto con il nome di Gymnasium, costruito tra il 1789 e 1995 su progetto dell’architetto francese Léon Dufourny per magnificare il nuovo Orto dell’allora Accademia dei Regi Studi.
Le collezioni preesistenti sono invece collocate nel Calidarium a fianco, dove si trova la sala di consultazione. Proprio come in una biblioteca, gli studiosi richiedono il campione che devono osservare: questo viene prelevato da grandi armadi blindati e studiato al microscopio. Entrambe le strutture sono visitabili a richiesta.
È in corso l’informatizzazione delle collezioni (sia la storica che la Greuter) nonché la scannerizzazione dei campioni con uno strumento sofisticato, in modo da fornire agli studiosi la copia esatta della pianta essiccata ed evitare di esporre di frequente reperti molto fragili. La collezione sarà curata dallo stesso Greuter che ha scelto Palermo, oltre Berlino, come sede per la sua attività.
Attualmente, l’Orto Botanico di Palermo è la sede del segretariato dell’Optima (Organization for the Phyto-Taxonomic Investigation for the Mediterranean Area), organizzazione internazionale per la ricerca fito-tassonomica nell’area del Mediterraneo.
Un patrimonio di valore scientifico inestimabile, e di grande valore economico (soltanto la donazione Greuter è stata valutata 1.6 milioni) che diventerà il perno dell’Erbario del Mediterraneo, istituzione museale che è stata già finanziata con 7 milioni e mezzo di euro dal Consiglio dei ministri nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e per il quale c’è l’impegno della Regione a garantire gli altri 5 necessari a completare l’opera. La sede, una “stecca” di tremila metri quadrati che si trova tra l’Orto Botanico e via Archirafi, è stata già acquisita dalla Regione e vincolata alla destinazione dell’Erbario.
Nell’attesa della realizzazione del grande Erbario del Mediterraneo, che avrà numerose sale espositive oltre che strutture di consultazione per gli studiosi, la collezione Greuter è stata sistemata per famiglie in vetrine nel luogo dove storicamente ha avuto sede l’Erbario di Palermo, l’ala sud-ovest dell’edificio neoclassico conosciuto con il nome di Gymnasium, costruito tra il 1789 e 1995 su progetto dell’architetto francese Léon Dufourny per magnificare il nuovo Orto dell’allora Accademia dei Regi Studi.
Le collezioni preesistenti sono invece collocate nel Calidarium a fianco, dove si trova la sala di consultazione. Proprio come in una biblioteca, gli studiosi richiedono il campione che devono osservare: questo viene prelevato da grandi armadi blindati e studiato al microscopio. Entrambe le strutture sono visitabili a richiesta.
È in corso l’informatizzazione delle collezioni (sia la storica che la Greuter) nonché la scannerizzazione dei campioni con uno strumento sofisticato, in modo da fornire agli studiosi la copia esatta della pianta essiccata ed evitare di esporre di frequente reperti molto fragili. La collezione sarà curata dallo stesso Greuter che ha scelto Palermo, oltre Berlino, come sede per la sua attività.
Attualmente, l’Orto Botanico di Palermo è la sede del segretariato dell’Optima (Organization for the Phyto-Taxonomic Investigation for the Mediterranean Area), organizzazione internazionale per la ricerca fito-tassonomica nell’area del Mediterraneo.