miércoles, 24 de diciembre de 2008

Sicilia: terra dai mille volti e itinerari. Cresce l'interesse turistico per l'Isola

di Fabrizio Lo Re
SiciliaInformazioni

Il mezzogiorno e la Sicilia in particolare stanno vivendo un buon momento per quanto riguarda lo sviluppo del settore turistico. Questo incremento è dovuto principalmente dal fatto che la Sicilia, un tempo vista dai viaggiatori esclusivamente come terra capace di offrire un buon “prodotto mare” negli ultimi tempi è stata rivalutata, e perché no, riscoperta, anche dal punto di vista culturale e artistico. Si sta riportando alla luce il concetto di “sicilianità” con tutto il bagaglio culturale che esso comporta.

Il turista che si accinge a scegliere la Sicilia come meta delle sue vacanze, deve innanzitutto vagliare vari tipi di itinerari offerti dall’isola e scegliere le varie opzioni che essi propongono a partire da quelle storico – archeologiche, per finire a quelle prettamente vacanziere che comprendono sopratutto località marittime.

Questa ampia scelta è possibile proprio perché la Sicilia è una terra che ha alle spalle secoli di storia da offrire. Per non parlare poi delle varie dominazioni (Greco – Romana, Bizantina, Arabo – Normanna, Spagnola) che ne hanno segnato la cultura multi-etnica tuttora tangibile nelle tradizioni dell’Isola. Conoscere l’intera storia di questa terra basandosi unicamente su visite sporadiche nei grandi centri culturali è impresa assai ardua, per questo è meglio affidarsi a degli itinerari turistici fruibili in tutte le stagioni dell’anno.
Il primo di questi itinerari è anche quello che senz’altro interesserà di più il turista che mira prettamente ad una vacanza marittima, poiché elemento fondamentale di questo percorso sono le spiagge. La Sicilia è la più grande delle isole del Mediterraneo. Grazie a questo primato essa può godere di più di 1000 Km di costa che varia la sua conformazione a seconda del mare da cui è bagnata. Si passa, infatti, dal tratto ionico caratterizzato da una costa alta e frastagliata al tratto trapanese dove la costa si abbassa pian piano diventando sempre più sabbiosa. Siti caratteristici e di sicuro interesse culturale sono: il golfo di Mondello (amato gia ai tempi di Ferdinando Barbarossa ) Capaci, dove di fronte a soli 15 km spicca l’isolotto chiamato da tempi immemori “Isola delle Femmine”. E ancora, per citare solo alcuni di quelli che possono essere i lidi più ambiti per apprezzare il patrimonio marino dell’isola: Sciacca, Porto Empedocle, Aci Trezza, San Vito Lo Capo, Castellammare del golfo.

Un Itinerario parallelo a quello delle spiagge, ma che merita una citazione a parte è quello che comprende le piccole isole della Sicilia. Ognuno di queste porzioni di terra che emergono dal mare ha un’atmosfera del tutto caratteristica, che la differenzia dalle altre. In esse si compenetrano in modo armonico archeologia, storia, arte, scienza e cultura, oltre al fascino caratteristico del mare. A tal proposito possiamo citare: Mozia, Pantelleria, Ustica, e i vari arcipelaghi delle Eolie, Pelagie e Egadi. Ma al contrario di quanto si pensa il turismo in Sicilia non è solo “mare”. Negli ultimi anni gran parte dell’interesse dei turisti si orienta verso i parchi, le riserve naturali e le oasi verdi. Dagli anni ‘60 in poi la Regione Sicilia unitamente al Corpo Forestale ha incrementato gli sforzi per ampliare e proteggere queste aree verdi di rara bellezza. Esse costituiscono un itinerario turistico di sicuro interesse per i viaggiatori che amano vivere a stretto contatto con la natura e ammirare esempi di flora e fauna del tutto singolari. Di sicuro interesse scientifico è l’Ortobotanico Palermitano, vero e proprio polmone verde della città con i suoi 10 ettari di estensione che racchiude al suo interno innumerevoli specie vegetali. Altri esempi di aree verdi cittadine sono: il Parco della Favorita e la Riserva Naturale di Monte Pellegrino. Volendo fare una rapida carrellata possiamo citare: il Parco dell’Etna, la riserva naturale delle Saline di Trapani, il fiume Alcantara con le sue cascate, il parco delle Madonne e La riserva dei Monti Nebrodi.
Infine ultimo solo per ordine di citazione è l’itinerario turistico che comprende i luoghi sacri (esempio tangibile della radicata fede cristiana del popolo siciliano), i castelli (segno delle varie dominazioni che si sono susseguite nei vari secoli ) , musei e zone archeologiche ( uno per tutti la Valle dei Templi di Agrigento, testimonianza della lunga presenza ellenica in Sicilia, così maestosa che persino Atene a confronto impallidisce), ovvero tutti quei luoghi dove in maniera diversa si può cogliere un tratto della storia e delle cultura siciliana. Come dicevamo qualche rigo più su, cercare di cogliere in maniera unitaria storia, cultura e tradizioni Siciliane è quasi impossibile. Il consiglio è quello di scegliere un determinato percorso in una determinata area e approfondire appieno un ben preciso aspetto delle tante sfaccettature dell’isola. Potrebbe essere anche un buon pretesto per tornare più e più volte in questa magnifica terra che già gli antichi chiamavano Sikelia, oggi Sicilia.