Il navigatore digitale è divenuto uno strumento indispensabile per circa un quarto degli italiani, che non si muovono più in auto o a piedi senza di esso. E' quanto emerge da un sondaggio commissionato da Nokia e realizzato in 13 Paesi in Europa, Asia e Sud America.
Il localizzatore Gps è ormai una componente integrata in molti tipi di telefonino, soprattutto nella modalità Assisted-GPS, che permette di non perdere il segnale tra i "canyon" dei palazzi cittadini.
E il 13% degli intervistati del "Global Navigation Survey 2008" (condotto in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Australia, Russia, Cina, India, Brasile, Sud Africa ed Emirati Arabi), afferma di usare quotidianamente il cellulare-GPS per trovare percorsi e destinazioni. Una percentuale che sale al 26% se si considerano anche gli altri dispositivi di navigazione dedicati, fissi (in automobile) o portatili.
Il Paese con il maggior numero di utenti di questi dispositivi risulta essere poi la Germania, con un dato quasi doppio rispetto all'Italia. Dal sondaggio emerge inoltre che il 33% degli italiani sostiene di perdersi raramente (l'11% afferma di non essersi mai perso) indipendentemente dalla parte del mondo in cui si trova, percentuale inferiore solo a quella dei tedeschi (34%).
Ma un italiano su 10 si diverte anche a dare indicazioni sbagliate alle persone che si sono smarrite. Gli inglesi sono certamente meno dispettosi, ma, curiosamente, preferiscono usare i pub come punti di riferimento per dare indicazioni. I cinesi invece usano di solito i grattacieli. E un russo su 10 chiede indicazioni stradali anche come scusa per flirtare.
Senza navigatore digitale, a livello mondiale sono cinque le città in cui è più facile perdersi: Londra, Parigi, Bangkok, Hong Kong e Pechino. E quasi un terzo degli intervistati, nei 13 Paesi, dà la colpa al partner per essersi perso.
Tra gli asiatici, la scusa più popolare per essersi persi, con e senza il navigatore, è il maltempo. Tornando agli italiani, dal sondaggio emerge che i romani sono in viaggio i più disorganizzati: uno su cinque dimentica di stampare le indicazioni stradali.
I burloni sono i torinesi e i genovesi: rispettivamente uno su due e uno su quattro hanno detto di trovare divertente il dare informazioni sbagliate a chi si è perso. I più tecnologici sono invece i fiorentini: quasi la metà degli intervistati (42%) dice che non può più fare a meno di un dispositivo di navigazione mobile. E come i russi, anche un barese su 10 usa la richiesta di direzioni per flirtare.
Fonte: ansa
Il localizzatore Gps è ormai una componente integrata in molti tipi di telefonino, soprattutto nella modalità Assisted-GPS, che permette di non perdere il segnale tra i "canyon" dei palazzi cittadini.
E il 13% degli intervistati del "Global Navigation Survey 2008" (condotto in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Australia, Russia, Cina, India, Brasile, Sud Africa ed Emirati Arabi), afferma di usare quotidianamente il cellulare-GPS per trovare percorsi e destinazioni. Una percentuale che sale al 26% se si considerano anche gli altri dispositivi di navigazione dedicati, fissi (in automobile) o portatili.
Il Paese con il maggior numero di utenti di questi dispositivi risulta essere poi la Germania, con un dato quasi doppio rispetto all'Italia. Dal sondaggio emerge inoltre che il 33% degli italiani sostiene di perdersi raramente (l'11% afferma di non essersi mai perso) indipendentemente dalla parte del mondo in cui si trova, percentuale inferiore solo a quella dei tedeschi (34%).
Ma un italiano su 10 si diverte anche a dare indicazioni sbagliate alle persone che si sono smarrite. Gli inglesi sono certamente meno dispettosi, ma, curiosamente, preferiscono usare i pub come punti di riferimento per dare indicazioni. I cinesi invece usano di solito i grattacieli. E un russo su 10 chiede indicazioni stradali anche come scusa per flirtare.
Senza navigatore digitale, a livello mondiale sono cinque le città in cui è più facile perdersi: Londra, Parigi, Bangkok, Hong Kong e Pechino. E quasi un terzo degli intervistati, nei 13 Paesi, dà la colpa al partner per essersi perso.
Tra gli asiatici, la scusa più popolare per essersi persi, con e senza il navigatore, è il maltempo. Tornando agli italiani, dal sondaggio emerge che i romani sono in viaggio i più disorganizzati: uno su cinque dimentica di stampare le indicazioni stradali.
I burloni sono i torinesi e i genovesi: rispettivamente uno su due e uno su quattro hanno detto di trovare divertente il dare informazioni sbagliate a chi si è perso. I più tecnologici sono invece i fiorentini: quasi la metà degli intervistati (42%) dice che non può più fare a meno di un dispositivo di navigazione mobile. E come i russi, anche un barese su 10 usa la richiesta di direzioni per flirtare.
Fonte: ansa