Compie un anno, il governo Berlusconi, che non promette miracoli, ma concretezza. Silvio Berlusconi vince le elezioni e il suo governo prende vita l'8 maggio 2008. La crisi economica è alle porte e l'azione di governo viene improntata da subito su provvedimenti di stampo economico. In pillole, alcuni dei passaggi più significativi di questo primo anno di governo.
Emergenze – Nel primo anno di vita, il governo Berlusconi ha dovuto anche affrontare numerose “emergenze”: dal caos rifiuti in Campania, alla vendita di Alitalia al terremoto in Abruzzo. Il primo provvedimento preso dal nuovo esecutivo è sull'emergenza rifiuti a Napoli. Si tratta di una iniziativa alla quale Berlusconi attribuisce anche un valore simbolico e lo dimostra convocando subito un Consiglio dei ministri nel capoluogo campano. Lo stesso farà anche per il terremoto all'Aquila. Il decreto che stanzia 8 miliardi di euro per la ricostruzione dell'Abruzzo vede la luce il 23 aprile scorso. Il decreto per il salvataggio della compagnia di bandiera diventa legge il 24 ottobre 2008.Non sono mancate anche la battaglie “etiche”: come quella sul caso Englaro, in cui il governo Berlusconi si è opposto senza successo) alla sentenza che permetteva di fermare l’alimentazione forzata alla donna in coma vegetativo.
Emergenze – Nel primo anno di vita, il governo Berlusconi ha dovuto anche affrontare numerose “emergenze”: dal caos rifiuti in Campania, alla vendita di Alitalia al terremoto in Abruzzo. Il primo provvedimento preso dal nuovo esecutivo è sull'emergenza rifiuti a Napoli. Si tratta di una iniziativa alla quale Berlusconi attribuisce anche un valore simbolico e lo dimostra convocando subito un Consiglio dei ministri nel capoluogo campano. Lo stesso farà anche per il terremoto all'Aquila. Il decreto che stanzia 8 miliardi di euro per la ricostruzione dell'Abruzzo vede la luce il 23 aprile scorso. Il decreto per il salvataggio della compagnia di bandiera diventa legge il 24 ottobre 2008.Non sono mancate anche la battaglie “etiche”: come quella sul caso Englaro, in cui il governo Berlusconi si è opposto senza successo) alla sentenza che permetteva di fermare l’alimentazione forzata alla donna in coma vegetativo.
Crisi economica - Rimane ancora aperta la questione della recessione economica che ha colpito tutto il mondo, e che si è rilevata anche particolarmente grave in Italia, dopo la crisi dei mutui Usa.
Per far fronte alla complicata congiuntura internazionale il governo anticipa la manovra finanziaria a giugno. E vara inoltre 2 decreti anti-crisi.
Per far fronte alla complicata congiuntura internazionale il governo anticipa la manovra finanziaria a giugno. E vara inoltre 2 decreti anti-crisi.
Sicurezza - Tra i temi dell'iniziativa governativa c'è senza dubbio quello della sicurezza. Il governo a un mese e mezzo dal suo insediamento dà vita a un consistente pacchetto sicurezza, che viene poi diviso in un decreto e un disegno di legge. Il secondo, che prevede, tra l'altro, la possibilità di ronde di cittadini, ma soprattutto il reato di immigrazione clandestina, dovrebbe avere a breve il via libera della Camera anche grazie alla fiducia posta dal governo.
Consenso - Sono ancora forti i consensi per il quarto esecutivo diretto dal leader del Pdl.
Nei giorni scorsi Berlusconi ha fatto sapere di avere oltre il 75% del consenso degli italiani. Dall'inizio del governo, due consultazioni elettorali su tre gli hanno dato ragione. Il centrodestra ha infatti perso le provinciali a Trento, ma ha conquistato la regione Abruzzo e soprattutto la Sardegna. Una sconfitta, quella nell'isola, che nel Pd ha portato alle dimissioni di Walter Veltroni.
Politica internazionale - Da gennaio l'Italia ha assunto la presidenza del G8 e il Summit dei grandi del mondo si terrà nel nostro Paese. Il governo, dopo il terremoto in Abruzzo ne ha spostato la sede dall'isola della Maddalena all'Aquila. Tra le iniziative del governo in campo internazionale va citato il trattato di Bengasi che chiude i contenziosi riguardanti l'avventura coloniale italiana in Libia e l'impegno per la risoluzione della crisi in Ossezia. Dopo l'elezione di Barack Obama alla Casa Bianca Berlusconi ha fatto sapere che il rapporto del nostro Paese con gli Usa non cambierà.
Riforme - Il governo ha finora varato tre riforme strutturali. La prima riguardante la scuola, fonte di una pesante protesta di studenti e professori contro il ministro Gelmini; la seconda sulla pubblica amministrazione. La terza è il federalismo fiscale, che vede la luce, con un voto bipartisan dopo sei mesi di discussione in Parlamento. L'annunciata riforma della giustizia, invece, tarda ad arrivare. Su questo fronte si registra, però, l'approvazione del disegno di legge Alfano che prevede uno “scudo” per le più alte cariche dello Stato.
Consenso - Sono ancora forti i consensi per il quarto esecutivo diretto dal leader del Pdl.
Nei giorni scorsi Berlusconi ha fatto sapere di avere oltre il 75% del consenso degli italiani. Dall'inizio del governo, due consultazioni elettorali su tre gli hanno dato ragione. Il centrodestra ha infatti perso le provinciali a Trento, ma ha conquistato la regione Abruzzo e soprattutto la Sardegna. Una sconfitta, quella nell'isola, che nel Pd ha portato alle dimissioni di Walter Veltroni.
Politica internazionale - Da gennaio l'Italia ha assunto la presidenza del G8 e il Summit dei grandi del mondo si terrà nel nostro Paese. Il governo, dopo il terremoto in Abruzzo ne ha spostato la sede dall'isola della Maddalena all'Aquila. Tra le iniziative del governo in campo internazionale va citato il trattato di Bengasi che chiude i contenziosi riguardanti l'avventura coloniale italiana in Libia e l'impegno per la risoluzione della crisi in Ossezia. Dopo l'elezione di Barack Obama alla Casa Bianca Berlusconi ha fatto sapere che il rapporto del nostro Paese con gli Usa non cambierà.
Riforme - Il governo ha finora varato tre riforme strutturali. La prima riguardante la scuola, fonte di una pesante protesta di studenti e professori contro il ministro Gelmini; la seconda sulla pubblica amministrazione. La terza è il federalismo fiscale, che vede la luce, con un voto bipartisan dopo sei mesi di discussione in Parlamento. L'annunciata riforma della giustizia, invece, tarda ad arrivare. Su questo fronte si registra, però, l'approvazione del disegno di legge Alfano che prevede uno “scudo” per le più alte cariche dello Stato.