sábado, 9 de mayo de 2009

I segreti di un cappuccino da manuale Parola di Giuseppe Mellina


di Paola Pottino
Fonte: Siciliainformazioni
A prescindere dalla qualità del latte, che non necessariamente deve essere fresco, ma anche a lunga conservazione, la manualità è alla base perché un cappuccino diventi una bevanda squisita. Lui, Giuseppe Mellina, banconista presso il bar Sicilia 2 di Palermo, chiamato da tutti il mago del cappuccino, ha elaborato una personalissima teoria perché il cappuccino risulti davvero magico, eseguire alla perfezione le regole delle quattro “M”: la macchina del caffè, la macina dose, la miscela e, la più importante, la manualità.
“Non è cosa da tutti saper fare un ottimo cappuccino - ci dice il signor Mellina - io lavoro da quando avevo 8 anni e oggi che ne ho 35, credo di aver maturato una certa esperienza in proposito! Perché il cappuccino venga cremoso o ‘pannoso’, come preferisco dire, bisogna fare incamerare ossigeno al latte, muovendo in un determinato modo la lancia del vapore. Il latte intero, poi, agevola la cremosità della bevanda, ma se chi prepara il cappuccino, non possiede una propria manualità, allora non sarà mai superbo”.
Se poi il cappuccino oltre ad essere buono è pure ‘bello’, non guasta. Il signor Mellina esegue delle vere decorazioni, con scritte e disegni che sembrano piccole miniature scolpite all’interno di una semplice tazza. Ad esempio, col topping al cioccolato disegna una bellissima chiave di violino, o ha ideato un “esperimento chimico” da lui chiamato arcobaleno, con cui ha unito il latte riscaldato a diverse temperature, creando così un armonioso arcobaleno di soffice schiuma.
Il suo lavoro è alquanto frenetico se si considera che in un solo giorno prepara circa 130 cappuccini, consumando quotidianamente ben 20, 22 litri di latte ed, è inutile dirlo, è diventato il punto di riferimento di tutti i clienti che, forse solo in quel bar, chiedono più cappuccini e caffè macchiati che i soliti espressi. “Io per natura, -confessa Mellina- sono una persona vanitosa e qualunque cosa faccio, voglio essere il numero uno, ma non ho mai pensato di partecipare a delle gare, perché essendo sposato, voglio stare anche con la mia famiglia e partire in giro per l’Italia, significherebbe assentarmi da casa e dal lavoro.”