sábado, 21 de marzo de 2009

BIOGRAFIA : GLAVIDIO D’IGNOTI "EL TENOR DE SICILIA"

Extraímos del portal web del Maestro Tenor Glavidio D'Ignoti http://www.glavidiodignoti.be/ su biografía para difundirla en nuestra colectividad; su historia, su compromiso de vida y su verdadero amor por la música. Sinceramente para nuestra entidad es un gusto poder compartir con todos Uds. a partir de hoy, a través de Link de Glavidio D'Ignoti que hemos introducido, todo su arte y pasión por Sicilia. BIOGRAFIA : GLAVIDIO D’IGNOTI

L’origine della mia carriera musicale risale agli anni 1977-1978. A quell’epoca, alunno di scuola elementare all’ Ecole du Centre de Souvret, partecipo alla fancy-fair annuale. Con i miei professori ed i miei amici, organizziamo uno spettacolo. La nostra fonte d’ispirazione ? Una fonte sicura…Il signor « Clo-Clo » nientedimeno, alias Caude François, e ciò per un successo garantito !
Lo spettacolo appena iniziato, sono stato invaso da una strana sensazione e da un benessere inspiegabili. Prestissimo, realizzerò che il mondo dello spettacolo e la musica mi appassionano e da allora so che cosa rappresentano per me : il mio avvenire.
Quest’avvenire inizierà alcuni mesi più tardi dopo aver costituito un gruppo con delle ballerine. Insieme fino al 1981, faremo un sacco di rappresentazioni attraverso il Belgio, incarnando « Clo-Clo e le sue Caudettes ». Per me, un ritorno alla fonte e dei momenti indimenticabili anche se troppo brevi a parer mio.
In giugno 1982, realizzerò il mio primo 45 giri « Anche per noi » e devo dire, senza falsa modestia, che ottiene un buon successo. Ē proprio questo disco che mi offre l’occasione di fare una grande « tournée » indimenticabile di due mesi a Siracusa. Per la festa di questa città, più di mille persone sono presenti al mio spettacolo. Dopo di che riceverò diversi inviti per partecipare a « Télétris », un canale TV di Siracusa, ma anche a una trasmissione radiofonica ed a diverse altre manifestazioni.
Nel 1983, mi produco attraverso tutto il Belgio in prima parte di Claude Barzotti. Parteciperò anche a numerosi podi con artisti come Plastic Bertrand, Lou and Hollywood Bananas, Pino d’Angio, Mino o anche come Vincent Lagaf e Lara Fabian.
Ē nel 1983 e poi nel 1987 che viene fuori il mio secondo 45 giri « Che male c’è ». Meglio di alcuni anni prima, questo disco avrà un successo notevole. A quell’epoca d’altronde la radio RFM lo manderà in onda ogni giorno e giungerò così alla nomina di « Cocco della settimana ».Un pò dopo, è Radio Nostalgie che mi presenterà per tre volte come « La rivelazione di un giovane talento ».
Dato il successo di « Che male c’è », una versione francese proposta dal signor Gérard Dehan sarà registrata su una compilazione. A quell’epoca, questa canzone in voga, s’intitola « Cuore di tempesta ».
Alla fine degli anni 80, parteciperò anche al « Televita », meraviglioso momento di generosità e spettacolo caloroso…per esser breve, un’esperienza che mi piacerebbe vivere di nuovo.
Sempre affascinato dal mondo dello spettacolo, proverò il teatro ma invano perché so già qual è la mia vera passione: il canto lirico. Proprio deciso a progredire, parteciperò a parecchi concorsi della canzone italiana a Nivelles, a Liège, a Charleroi e anche nel Gran-Ducato del Lussemburgo. Ogni volta sarò secondo o terzo in ognuna delle diverse categorie.
E con l’andar del tempo, giunge il mio quarto disco : una ripresa di Antonello Venditti prodotta dall’ « American Import » di Gilly, sotto l’etichetta « Indisc ». Fu un successo modesto ma, di sicuro, una ricca esperienza…
Siamo giunti adesso negli ultimi anni del secondo millennio. Più che mai determinato a fare ogni cosa per riuscire, decido di cambiare totalmente stile e di essere il compositore delle mie canzoni. Un lavoro difficile agevolato dall’incontro, nel 1998, con il signor Giuseppe Alù, un professore d’italiano linguisticamente in gamba.
Nel mese di dicembre 1999, il lavoro dei mesi precedenti darà i suoi frutti. Infatti il gruppo « Glafabe » solliciterà la mia partecipazione al concerto di Natale organizzato al Brussels South Airport di Gosselies. Quella sera, successo straordinario… registrerò il pienone.
Finalmente agli inizi del 2000, avrò la felicità di vedere realizzarsi il mio primo CD : « Amo », nato sotto il segno della novità : ne sono il compositore e si tratta d’un nuovo stile musicale : il canto lirico.
Il 2001 sarà benefico per me ; destinazione San Leo in Italia, no per assaggiare i suoi squisiti spaghetti ma per dilettarmi a partecipare a un « master class » presentato dal signor Luciano Pavarotti ... ero alle stelle.
Dopo questa bell’esperienza, sono tornato sulla terra per avere l’onore di cantare alla Basilica San Pietro di Modena nel 2002. In quell’anno, il Bois du Cazier mi inviterà a cantare in prima parte del signor Franco Dragone, per la giornata del patrimonio.
Figlio del sole, tramite le mie origini, c’è da credere che uno dei suoi raggi mi abbia attraversato la mente nel 2003, un giorno in cui visitavo il tristemente celebre museo di Marcinelle : il Bois du Cazier. Perché non presenterei alla direzione, la mia creazione, la canzone in omaggio ai minatori intitolata « A te figlio del sole » ? Compositore e sostenitore del progetto fino alla realizzazione di questo single, non immaginavo le ripercussioni piuttosto positive con la registrazione di un album in francese e in italiano. A questo punto voglio ringraziare mille volte i signori Jacky Druaux e Giuseppe Alù per la loro rispettiva collaborazione, il loro talento e la loro generosità.
Durante l’estate 2004, il mio paese natale mi accoglierà di nuovo. Una delegazione del comune di Marcinelle come pure il direttore d’orchestra Christian Chardon mi invitano ad andare a cantare in Abruzzo. Il 31 agosto, mentre le ferie estive stanno per finire, è la RTBF, una radio televisione belga francofona che mi tenderà la mano mandando in onda un reportage sul mio « CD omaggio ai minatori ».
Se il caldo dell’estate mi ha spesso scaldato il cuore, il freddo dell’inverno non mi dispiace affato dato che nel dicembre 2005, il Borinage e la sua « Notte Italiana » mi hanno onorato designandomi come invitato d’onore per la presentazione del mio CD. Erano presenti invitati prestigiosi quali Umberto Tozzi o Aleandro Baldi, vere luci della canzone italiana. Nessuna ombra al programma di questa festa notturna.
Oggi, nel 2006, sembra che per me nulla si oscuri : il 18 e19 febbraio scorsi, ho partecipato, al Municipio di Charleroi all’anteprima della Traviata diretta da Claude Quinet. Ci sono stati 45 musicisti e 60 coristi che mi hanno accompagnato mentre cantavo motivi napoletani famosi come « O sole mio » o « Torna a Surriento ».
L’undici marzo 2006, in occasione del cinquantesimo anniversario della catastrofe del Bois du Cazier , è alla Ruche Verriere di Lodelinsart che, tramite l’Amicale delle Miniere di Carbone, il suo presidente, il signor Sergio Aliboni, mi ha invitato ad andare a cantare dei brani d’opera dei celebri Puccini e Donizzetti.
Finalmente, il 9 maggio 2006 scorso, la RTBF ha mandato in onda, nella sua trasmissione « Ē la vita », diversi reportage tra i quali la presentazione della mia mamma e di mia madrina che cantavano, accompagnate da una chitarra, la mia canzone in omaggio alle famiglie dei minatori.
« Minatore », solo otto letterine per un nome così grande ! Cantare soltanto per quegli « uomini coraggiosi » senza mai aver loro dedicato delle immagini sarebbe stato per me come un « mezzo omaggio ». E dato che sulla mia strada ho sempre posto le « metà » e i « mezzo » dietro a sensi vietati, è « a fondo » che mi son dato da fare per onorare quegli « uomini da fondo ». Chi avrebbe potuto credere che nel mese di dicembre 2006, il sogno di un « omaggio visuale », come regalo di Natale, sarebbe diventato realtà ? Dopo il CD « A te figlio del sole », è il DVD omonimo che si sta presentando a qualche giorno dal Nuovo Anno. Che fierezza, grazie a una bella complicità che deve essere salutata perché, in questo clip video, girato al « Bois du Cazier » per il 50esimo anniversario della catastrofe, se è vero che le immagini parlano da sè, non si deve tacere il vero talento del realizzatore Axel Delepinne e degli autori, Giuseppe Alù e Jacky Druaux. A voi tutti, un sincero GRAZIE.
Oggi, se dovessi fare il punto, la parola che esprimerebbe meglio il mio stato d’animo sarebbe : FORTUNA. Perché ? Perché, secondo il mio professore di canto, il signor Stefano Memma, ho una « bella voce » e anche perché ho il privilegio di poter cantare accompagnato da musicisti bravissimi…
Per porre un termine alle mie parole, vorrei tradurre i miei pensieri con una metafora : sulla frizione della canzone, ho progressivamente ingranato le diverse marce con passione ; solo la retromarcia non ha mai funzionato. Come spiegarlo ?
E se il meglio fosse semplicemente davanti a me ?
La speranza è sempre qua allora « Viva la musica » !

Su último trabajo: "A te figlio del sole"