lunes, 17 de mayo de 2010

Comunicato stampa PATRONATO INCA ARGENTINA: Prosegue il disagio di migliaia di pensionati in Argentina


Diverse migliaia di pensionati devono dimostrare l’esistenza in vita recandosi presso la Western Union, nota azienda di spedizione di pacchi e denaro.
Questa ennesima trovata dell’INPS dimostra ancora una volta la credibilitá degli Istituti di Credito ai quali viene affidato questo delicato compito e l’aprossimazione dell’INPS stesso.
Centinaia le personde che “assaltano” le sedi dei Patronati. Non hanno informazione, non sano cosa fare. Le soluzioni non possono essere gestite secondo il “ci penso io, mandami i dati”.
L’Argentina ha una estensione pari a sette volte l’Italia. Non é indiffirente, specie per gli anziani, riscuotere le pensioni presso un Istituto Bancario Nazionale con una presenza territoriale diffusa, rispetto ad una agenzia portapacchi, come la Western Union, che ha nel territorio una presenza limitata e il cui mestiere é ben altro.
Le difficoltá per i pensionati sono inenarrabili: Dopo ore di viaggio, per aspetti marginali, esempio “Francisco” come dice il documento argentino, “Francesco”, come mandato della pensione INPS, ha come risultato che non si paga anche se il cognome é esatto.
Non si comprende come in presenza di una massiccia campagna di accertamento dei RED, non sia stato possibile avere una procedura semplice, che non mortifica e non offenda la dignitá delle persone.
Tutto senza considerare che giá i compensi spesso esigui, fanno i conti con una caduta dell’Euro, che aggrava ancora di piú la condizione di chi ha piú bisogno.
Le assicurazioni di Comites, como quello di Buenos Aires, oltre ad una certa confusione, lasciano il tempo che trovano, cosi come l’interessamento del Console.
Come dire: se ci va bene, siamo rovinati.
L’INCA accoglie e assiste, come sempre gratuitamente, centinaie di persone al giorno.
Chiediamo che venga immediatamente sospeso questo modo di fare per identificare in maniera civile la procedura di verifica dell’esistenza in vita.
E ancora chiediamo all’INPS che nel passaggio da una Banca all’altra siano certe le condizioni di efficienza, rispetto, senza balzelli, come oggi avviene.

ANTONIO BRUZZESE, Presidente Patronato Inca Argentina